Rivedere i costi della manodopera per le imprese dell’ortofrutta in Emilia-Romagna, estendendo a quest’ultime, fin dalla prossima Legge di Bilancio, agevolazioni contributive per ridurre lo svantaggio competitivo del settore e favorire i livelli occupazionali nella produzione primaria. Oltre a una strategia innovativa che preveda nuove soluzioni in sostituzione dei principi attivi vietati in ambito fitosanitario, per tutelare le piante da attacchi di agenti patogeni.
A chiederlo l’assessore alle Politiche agricole, Alessio Mammi, in una lettera inviata in questi giorni al ministro dell’Agricoltura e la Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida. La medesima proposta è stata ribadita da Mammi in una seconda lettera, indirizzata ai parlamentari eletti in Emilia-Romagna e componenti della Commissione agricoltura.
E oggi da Bruxelles, ospite del Forum annuale di AREFHL, l’associazione delle regioni europee frutticole e orticole, Mammi ha ricordato la necessità che la Commissione europea intervenga per individuare soluzioni innovative ai prodotti fitosanitari tolti dal mercato, perché si registra un fabbisogno crescente di difesa delle produzioni in campo, sempre più sotto attacco a causa degli effetti dei cambiamenti climatici e della diffusione di nuove fitopatie.
“Nell’agroalimentare il costo della manodopera è una delle principali voci del conto economico e differenze retributive si riverberano negativamente nella competitività di alcune aree, come quella della nostra Regione, a discapito di altre aree del Paese soggette a diversi regimi fiscali, e soprattutto estere”, scrive Mammi, ricordando anche “i problemi dovuti agli effetti dei cambiamenti climatici che hanno ridotto notevolmente le rese e la redditività”, così come “la riduzione di agrofarmaci per la difesa fitosanitaria che non ha mai visto la sostituzione con prodotti sostenibili ed efficaci. Bisogna puntare sulle tecniche di evoluzione assistita (TEA), per le quali si attende l’approvazione del regolamento europeo, per rendere disponibili ai produttori varietà più resistenti alle malattie delle piante e agli effetti dei cambiamenti climatici”.
Dunque, per sostenere il comparto, l’assessore propone di “estendere nella prossima Legge di Bilancio le agevolazioni contributive applicate in altre Regioni del Paese, per un periodo di tempo congruo, a queste imprese”. Lo scopo, prosegue Mammi, “è di ridurre lo svantaggio competitivo del settore nella nostra Regione e favorire la stabilizzazione del lavoro agricolo e soprattutto i livelli occupazionali di manodopera nella produzione primaria. Si tratterebbe- aggiunge ancora- di richiedere per le aziende del comparto ortofrutticolo uno sgravio contributivo per la manodopera equiparabile a quello applicato in zone a svantaggio competitivo del Paese, con l’obiettivo di ridurre il costo del lavoro per un settore che negli ultimi 5 anni è stato colpito da danni veramente significativi”.





