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Il 2025 segna un moderato recupero delle vendite nel settore delle piastrelle di ceramica

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Il 2025 segna un moderato recupero delle vendite nel settore delle piastrelle di ceramicaQuesta mattina, in Confindustria Ceramica, il Presidente Augusto Ciarrocchi assieme al Direttore Generale dell’Associazione Armando Cafiero, hanno presentato la situazione del settore ceramico.

Per il settore delle piastrelle di ceramica il 2025 segna un moderato recupero delle vendite, +2%, a quota 386 milioni di metri quadrati dei quali 300 realizzati oltre confine (+2,4%). Poco più 85 milioni di vendite riguardano quindi il mercato domestico, con un +0,8% sull’anno scorso. Per quest’anno la produzione mostra un +5%, mentre la ceramica sanitaria risulta invece in flessione sul 2024.

Ciarrocchi disegna sempre per il 2025 un comparto mondiale della ceramica che registra un -1%, anche se in Europa occidentale i livelli di investimento sono tutto sommato stabili rispetto al 2024, al -0,1%. Frena la Germania, con un calo degli investimenti edili del 2,8%, e la Francia presenta stabilità, -0,1%. L’Europa orientale mostra andamenti analoghi, dello -0,2%. Passando ad altri continenti, appare molto positiva la dinamica dei paesi del Golfo, +2,6%, così come nord Africa e Medio Oriente, 5,8%, mentre l’Asia (Cina e India in primis) cala, -4,2%. Cresce anche l’America latina, +3,1%, mentre quella del nord flette (-1,3%). In Italia, considera Confindustria Ceramica, dopo la crescita legata ai bonus fiscali c’è un calo delle costruzioni, al 2,6%, ma con prospettive peggiori nei prossimi due anni. Le previsioni mondiali per i prossimi mesi segnano un +0,2%, dopo 4 anni di cali, mentre in Europa occidentale emerge un 1,7% e in America latina un 2,7%, col Golfo a 3,6% e il nord Africa e il Medio Oriente al 4,2%.

Un nodo del distretto di Sassuolo e non solo resta quello dell’energia, ma tiene sempre banco la preoccupazione per il sistema di emissioni europeo Ets, che Confindustria Ceramica considera una vera e propria “tassa che ridimensiona gli investimenti”. Restando sugli aspetti competitivi, Ciarrocchi torna a parlare della concessione A22 e della collegata bretella Campogalliano-Sassuolo, che ad esempio il Comune di Modena ha chiesto formalmente e più volte di modificare, dopo le discussioni per l’avvio recente degli espropri e sfalcio di aree verdi: “Assistiamo a polemiche che facciamo fatica a comprendere – rincara il leader – su un’opera che da sempre riteniamo prioritaria per il futuro del distretto. C’è una concessione rilasciata dopo una valutazione ambientale e c’è una dichiarazione di utilità pubblica della bretella. Il concessionario ha ora l’obbligo di realizzarla, con benefici nel territorio anche grazie alle opere di adduzione previste”. Insiste Ciarrocchi: “Se ci sono cose da approfondire lo si faccia, da parte degli enti locali, all’insegna di un dialogo corretto con concessionario e concedente. Gli enti locali – sprona il presidente di Confindustria Ceramica- verifichino ogni soluzione col ministero, anche per il raddoppio della Pedemontana in tempi coerenti all’allaccio della nuova arteria” autostradale. Anzi, Ciarrocchi vorrebbe “integrare le rispettive concessioni”.