L’integrazione non si costruisce solo a scuola ma anche nei luoghi in cui i ragazzi e le ragazze vivono e si incontrano ogni giorno. Palestre, biblioteche, centri giovanili, spazi musicali e luoghi multifunzionali diventano così laboratori di socialità e partecipazione, in cui superare le barriere linguistiche e culturali, favorire relazioni positive e offrire a tutti opportunità di sviluppo personale e sociale.
Per incrementare questo modello, già sperimentato con successo, la Giunta regionale ha approvato un secondo invito ai Comuni a presentare “azioni di sistema per il contrasto alle povertà educative e per sostenere l’integrazione e l’inclusione dei giovani stranieri”, mettendo sul piatto un nuovo investimento da 1.281.807 euro con fondi Pr Fse+ 2021/2027.
Le candidature potranno essere presentate entro il 24 marzo 2026 con tempistiche differenziate per i Comuni che hanno già concluso o si trovano in fase avanzata di realizzazione delle attività previste dal primo bando.
Il primo invito, infatti – lanciato nel 2024 come progetto sperimentale – ha già permesso a 15 Comuni di avviare iniziative innovative per l’inclusione dei giovani stranieri nelle comunità scolastiche e territoriali, grazie a un investimento di quasi 800mila euro. Le azioni intraprese hanno confermato l’efficacia dell’approccio adottato per la capacità di coinvolgimento di giovani con background migratorio negli spazi che frequentano abitualmente, rafforzando il ruolo dei Comuni nella costruzione di opportunità educative inclusive e di qualità.
Costruire comunità educanti, favorire l’integrazione multi-relazionale, stimolare l’innovazione sociale sono obiettivi di mandato della legislatura e questa misura si pone in piena coerenza e attuazione del quadro normativo e programmatico regionale: dalla legge 12/2003 al Programma 2022-2024 per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri, fino alle priorità del Fse+ 2021/2027.
“Crediamo fortemente che l’inclusione debba essere sostenuta come percorso collettivo e strutturale, rafforzando la progettualità nei territori- spiegano il vicepresidente con delega a Formazione e Sviluppo economico, Vincenzo Colla, e l’assessora a Scuola e Welfare, Isabella Conti-. Le nuove risorse destinate a questa azione permetteranno di consolidare e ampliare quanto avviato in via sperimentale, allargare la rete dei Comuni e favorire la partecipazione attraverso lo sport, la musica, la cultura”.
“La vera sfida- aggiungono- sta nella capacità di mettere in relazione scuole, enti locali, associazioni, famiglie e giovani, costruendo comunità educanti che prevengono disuguaglianze e generano inclusione negli spazi attrattivi per i giovani. È un investimento che guarda lontano e rafforza l’idea di una Regione capace di tenere insieme coesione sociale, innovazione e sviluppo”.
I Comuni destinatari
Questo secondo invito si rivolge a 22 Comuni, selezionati sulla base di due criteri: una popolazione compresa tra 10.000 e 25.000 abitanti e una percentuale di giovani stranieri tra i 3 e i 18 anni pari o superiore al 17%, dunque oltre un punto sopra la media regionale del 15,91%.
I Comuni coinvolti sono: nella provincia di Piacenza Castel San Giovanni e Fiorenzuola d’Arda; in quella di Parma Langhirano e Salsomaggiore Terme; a Reggio Emilia Novellara; in provincia di Modena Spilamberto, Novi di Modena, San Felice sul Panaro, Finale Emilia, Mirandola e Pavullo nel Frignano; in provincia di Bologna Crevalcore e San Pietro in Casale; nel ferrarese Bondeno, Terre del Reno, Argenta, Codigoro e Portomaggiore; in provincia di Ravenna Massa Lombarda e Bagnacavallo; in quella di Forlì-Cesena Savignano sul Rubicone e Gambettola.
Le azioni possibili
Le azioni che saranno attivate, coerentemente con quanto già sperimentato, comprendono interventi educativi, culturali e ricreativi per potenziare competenze formali e informali dei giovani; percorsi per il rafforzamento delle autonomie personali anche attraverso l’uso di strumenti digitali; iniziative motorie come strumento di dialogo interculturale e contrasto alle discriminazioni; interventi di sensibilizzazione per raggiungere i giovani in condizioni di fragilità. Le progettazioni dovranno rafforzare legami comunitari e generare impatti positivi sui territori in una logica di innovazione sociale e di sviluppo sostenibile.
Le risorse
La distribuzione delle risorse avviene attraverso una quota fissa di 25.000 euro per ciascun Comune, una quota legata al numero dei giovani stranieri residenti e una quota legata al numero totale dei giovani nella fascia 3-18 anni.
Il totale delle risorse assegnate è così composto: 550.000 euro di quota fissa, 360.000 euro calcolati sul numero di giovani stranieri, 220.000 euro calcolati sul numero complessivo dei giovani, più una quota aggiuntiva di 151.807 euro destinata ai Comuni che anticipano l’attuazione per continuità progettuale. Per i sei Comuni che hanno già completato o stanno completando le attività del primo invito – Argenta, Crevalcore, Gambettola, Langhirano, Portomaggiore, San Pietro in Casale – è previsto infatti un incremento aggiuntivo del 50% delle risorse assegnate per permettere un avvio immediato delle nuove azioni. Questi Comuni potranno accedere al finanziamento completo solo presentando le proposte entro il 22 gennaio 2026; oltre questa data, e comunque entro il 24 marzo 2026, sarà invece riconosciuta esclusivamente la quota base.
Le progettualità ammesse saranno attivate da giugno 2026 e lungo tutto l’anno scolastico 2026/2027.





