Gestione dei problemi climatici e crescente bisogno di fonti energetiche alternative. Parte da questi topic il summit di ricercatori ed esperti di geografia fisica e geomorfolgia che, da domenica 13 e fino al 18 settembre, faranno di Modena la capitale della geomorfologia, la branca di studi che si sta accreditando sempre più come uno dei riferimenti scientifici per affrontare i problemi legati al nostro pianeta, alla gestione dei territori ed all’approvvigionamento energetico. Nella città della Ghirlandina, infatti, sarà ospitato il terzo convegno biennale dell’AiGeo, l’Associazione Italiana di Geografia Fisica e Geomorfologia, che quest’anno è affidato all’organizzazione del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
Modena, dove sono attesi i massimi esperti del settore italiani e stranieri, è stata scelta come sede del terzo AiGeo in omaggio allo studioso italiano vivente Mario Panizza, docente dell’Ateneo modenese-reggiano, che ha fatto parte del ristretto Comitato Scientifico incaricato del parere per la candidatura delle Dolomiti come Patrimonio dell’Umanità, un riconoscimento venuto a questa area montana italiana lo scorso luglio dall’Unesco. Il convegno, il terzo della serie iniziata nel 2005, sarà ospitato presso il Dipartimento di Scienze della Terra e la facoltà di Giurisprudenza nello storico complesso San Geminiano.
I lavori del summit consentiranno quindi di presentare le ricerche pù innovative in campo nazionale ed internazionale e di mettere a fuoco le più stimolanti prospettive di ricerca scientifica in campo geomorfologico.