Si è conclusa in mattinata la Convention Nazionale per gli allenatori organizzata dal Centro Sportivo Italiano a Bologna tra l’Hotel Holiday Inn e i campi di Villa Pallavicini e la palestra del Cierrebi in via Marzabotto. I quasi tecnici 130 tecnici provenienti da tredici diverse regioni, comprese le lontane Basilicata e Sardegna per 35 comitati provinciali rappresentati si sono divisivi per discipline. Nella Sala San Luca dell’Holiday Inn è stato il preparatore atletico della F.C. Solbiatese (campionato di serie D di calcio), Stefano Faletti ad approfondire il tema «Linee guida per la programmazione di una stagione sportiva e l’organizzazione della seduta di allenamento».
Oltre a tanti consigli utili su come organizzare l’allenamenti dei ragazzi, tante soluzioni tecniche e tattiche, utilizzando la polisportività nei bambini per creare divertimento e proporre miglioramenti nelle capacità motorie e comportamentali.
Contemporaneamente nella palestra Cierrebi Club, Giordano Consolini, responsabile del settore giovanile basket della Virtus Bologna, ha illustrato come sviluppare la «Costruzione della difesa uomo contro uomo nel settore giovanile». “Ho cercato di spiegare ai partecipanti come si costruisce una difesa a uomo – ha detto l’allenatore che ha riportato la Virtus Bologna in A1 – Ho affrontato i vari aspetti e grazie alla collaborazione dei ragazzi della SG Fortitudo ho diretto un ero e proprio allenamento sulla difesa. Anche a proposito degli obiettivi, quando si parla di settore giovanile tra enti di promozione e società professionistiche non cambiano. Non c’è la vittoria in primo piano ma la crescita graduale che nel nostro caso può avere come scopo cercare ragazzi per la prima squadra”.
Dalle ore 9,30, nella sala delle Capriate, sempre al Cierrebi, Luciano Pedullà, allenatore dell’Asystel in serie A femminile e vice allenatore della nazionale senior, ha proposto alcune riflessioni sul tema della “programmazione di una stagione sportiva e organizzazione delle sedute di allenamento a favore degli allenatori della pallavolo”. Anche per lui l’esperienza è stata esaltante. “Io provengo dal CSI e quando mi hanno chiesto la disponibilità non ho avuto remore. Anzi la lezione di ieri con Bernardi è stata eccezionale nel capire come uno come lui che ha vinto tutto reputa tanto importante la tecnica ad alto livello”. E proprio la lezione di Bernardi è stata al centro del programma degli amanti del volley: “Vorrei che cercaste di capire – ha detto l’ex azzurro – che la tecnica non è importante solo nel settore giovanile. Uno dei problemi maggiori ora è il fatto che chi arriva in serie A non ha più l’umiltà di lavorare susulla tecnica e sui fondamentali e dunque si perdono le basi per la tattica e gli schemi”. Altro punto fondamentale affrontato da Bernardi è il lavoro sui dettagli: “Troppo spesso – ha detto – gli allenatori danno per scontate certi piccoli dettagli, che al contrario, poi, piccoli non sono”. Infine ha parlato della figura dell’allenatore: “Noi allenatori dobbiamo essere di esempio ai giovani ed è importante il primo approccio sul campo, cercando di non deludere mai i ragazzi”.
La due giorni di incontri e formazione si è chiusa con le considerazioni di Michele Marchetti, direttore dell’Area formazione, cultura, promozione e sviluppo del Csi, e da Giuseppe Basso, direttore della Scuola nazionale educatori sportivi (Snes).