La “Capella Regiensis”, formazione composta da musicisti professionisti in vario modo legati alla città, debutterà domani, nella chiesa di San Domenico, accompagnata dal coro del Friuli Venezia Giulia – Il concerto, nel segno di Bach, sarà dedicato alla memoria di Maria Grazia Malagoli in Simonazzi.
Domani, sabato 3 ottobre, alle ore 21, nella chiesa di San Domenico (piazzale San Domenico), debutterà la Capella Regiensis (Cappella musicale di Reggio Emilia), nuova formazione vocale e strumentale composta da musicisti professionisti, nati a Reggio Emilia o in vario modo legati alla città, molti dei quali collaborano stabilmente con importanti formazioni di fama internazionale. L’ingresso al concerto sarà gratuito.
La Capella Regiensis – il cui organico varierà in conseguenza del repertorio eseguito – è promossa da Renato Negri come naturale sviluppo di “Soli Deo Gloria. Organi, Suoni e Voci della Città” e in seguito al concerto di inaugurazione della Cattedrale di Reggio Emilia del novembre 2008. Fu proprio l’esecuzione integrale della Messa in si minore di J.S.Bach, avvenuta in tale occasione, a dare impulso a questa nuova esperienza.
La Capella Regiensis – che gode di finanziamenti provenienti esclusivamente da enti privati e beneficia di donazioni da parte di appassionati – e il concerto di esordio in programma domani sono stati presentati oggi alla stampa nella chiesa di San Domenico dall’assessore alla Cultura Giovanni Catellani e da Renato Negri. All’incontro hanno partecipato il componente della Commissione diocesana Beni culturali Don Piergiorgio Torreggiani, il responsabile delle relazioni esterne e comunicazione della Banca popolare dell’Emilia Romagna, che sponsorizza Soli Deo Gloria e Capella Regiensis, Sebastiano Simonini, la presidente di ‘Insieme per il Teatro’ Silvia Grandi, associazione che sostiene la nuova formazione, e Paolo Simonazzi, sostenitore privato.
All’incontro ha partecipato inoltre Enrico Baraldi, del Consiglio di amministrazione ella Fondazione I Teatri.
“Soli Deo Gloria e la Capella Regiensis sono la dimostrazione che la città deve credere di più alle proprie forze e ai propri talenti – ha detto l’assessore Catellani -. Reggio Emilia è a volte un po’ lamentosa, ma è una città che lavora e produce cose di grande qualità. Persino la televisione giapponese, ad esempio, si è interessata a Soli Deo Gloria. Anche a nome del sindaco Delrio, dico che siamo orgogliosi di questa realtà e del tipo di musica che propone, e vogliamo valorizzarla, facendola conoscere il più possibile nelle scuole e ai giovani”.
La nascita della nuova formazione è stata così commentata da Negri: “Come direttore artistico di Soli Deo Gloria sarebbe molto semplice e sbrigativo invitare soltanto i grandi nomi del concertismo internazionale. Il successo sarebbe scontato a priori. Invece, come musicista ma soprattutto come cittadino che ama profondamente Reggio sento il bisogno e il dovere di espormi in prima persona e cercare di promuovere attività musicali prodotte dalla nostra creatività. E il materiale umano e professionale, a Reggio, non manca di certo! Sono tutti professionisti, che girano letteralmente il mondo con i più importanti ensembles e orchestre o insegnano nei Conservatori di musica di tutta Italia, e devono proprio a Reggio il loro natale o la loro formazione musicale. Anche la scelta della Chiesa Vescovile di San Domenico non è casuale: sarà infatti l’occasione per ammirare un’ampia aula liturgica abitualmente chiusa al pubblico, che è anche un grande auditorium.
“Trovo la dedica del dottor Paolo Simonazzi una cosa bellissima, un nobile gesto al giorno d’oggi non così frequente – ha concluso Negri -. Naturalmente lo sponsor storico di Soli Deo Gloria, la Banca popolare dell’Emilia Romagna, partecipa anche al sostentamento della Capella Regiensis tramite la famiglia Spallanzani Visconti, che ringrazio per tutto ciò che ha fatto in questi anni. Da sottolineare, inoltre, la collaborazione con l’associazione Insieme per il Teatro”.
Il concerto del 3 ottobre ha come titolo “Actus Tragicus: cantate e mottetti a otto voci in doppio coro di J.S. Bach”. Il programma, dedicato monograficamente a Bach, comprende la Cantata BWV 106 Gottes Zeit ist die allerbeste Zeit (Actus Tragicus), il Mottetto a 8 voci in doppio coro BWV 229 Komm, Jesu, komm, la Cantata BWV 199 Mein Herze schwimmt im Blut e il Mottetto a 8 voci in doppio coro BWV 225 Singet dem Herrn ein neues Lied.
La Capella Regiensis sarà composta, in questa occasione, da Alice Borciani soprano, Letizia Verzellesi contralto, Luigi Pagliarini tenore, Sergio Foresti basso, Pietro Mareggini flauto dolce, Luca Scarpa flauto dolce, Stefano Vezzani (foto) oboe, Sebastiano Airoldi violino I, Clara Fanticini violino II, Patxi Montero viola da gamba, Matteo Malagoli viola da gamba, Marco Ariani violoncello, Pasquale Massaro violone, Francesca Torelli tiorba, Primo Iotti organo e Renato Negri maestro di concerto al clavicembalo.
Nel corso della serata, il pastore luterano berlinese Rainer Sommer illustrerà il contesto liturgico nel quale sono collocate le musiche di Bach.
Il programma è stato concepito in ricordo di Maria Grazia Malagoli in Simonazzi, alla quale il marito, l’imprenditore reggiano Paolo Simonazzi, desidera dedicare la serata.
Da sottolineare è il coinvolgimento (come per la Messa in si minore eseguita lo scorso anno) di finanziatori privati, nonché di cittadini appassionati; in questo caso, il dottor Paolo Simonazzi.
Con la Capella Regiensis si esibirà il Coro del Friuli Venezia Giulia, una delle realtà corali più importanti d’Italia, preparato da Cristiano Dell’Oste, con il quale si è inaugurata una proficua collaborazione dopo il successo della Messa in si minore di Bach.
Ad arricchire l’invidiabile curriculum del coro friulano – di cui si ricordano, tra le altre, le esibizioni con Gustav Leonhardt, Christophe Coin ed Emma Kirkby – l’11 settembre scorso si è aggiunto un importante concerto in cui è stato eseguito l’Estaba la Madre (Stabat Mater) composto dal Premio Oscar Luis Bacalov, sotto la direzione dello stesso Bacalov, il quale ha espressamente richiesto per questa esibizione la partecipazione del Coro del Friuli Venezia Giulia.
Nel 2008, la Messa in si minore venne replicata a Udine, il giorno dopo l’inaugurazione della Cattedrale di Reggio Emilia. Anche quest’anno, in collaborazione con il Comune di Udine è stato possibile organizzare una replica del concerto, che verrà riproposto nella chiesa udinese di Santa Maria in Castello domenica 11 ottobre, alle ore 11.
La Capella Regiensis e il concerto rientrano nell’ambito della stagione concertistica Soli Deo Gloria, promossa dal Comune di Reggio Emilia (assessorato Cultura, circoscrizioni Città storica, Sud, Ovest, Nord-Est), dalla Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla (Ufficio Beni Culturali) e dalla Provincia di Reggio Emilia, in collaborazione con i Comuni di Albinea, Carpineti, Casalgrande, Casina, Ligonchio, Ramiseto, Rubiera, Sant’Ilario d’Enza, San Martino in Rio, Toano e Villa Minozzo. Con il patrocinio delle associazioni Insieme per il Teatro, Organisti di Chiesa, Santa Cecilia e della Fondazione I Teatri di Reggio Emilia. Sponsor è la Banca Popolare dell’Emilia-Romagna.
Coro del Friuli Venezia Giulia
Ha debuttato presso il Teatro Nuovo di Udine nel 2001. Ha collaborato con l’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia, l’Orchestra Sinfonica di Pecs (H), la Junge Philarmonie Wien, l’orchestra Tiepolo e l’orchestra barocca ungherese Capella Savaria. Ad arricchire l’invidiabile curriculum del coro friulano, di cui si ricordano, tra le altre, le esibizioni con Gustav Leonhardt, Christophe Coin ed Emma Kirkby, si è aggiunto, l’11 settembre scorso, un importante concerto in cui è stato eseguito l’Estaba la Madre (Stabat Mater) del Premio Oscar Luis Bacalov, sotto la direzione dello stesso Bacalov, il quale ha espressamente richiesto per questa esibizione la partecipazione del Coro del Friuli Venezia Giulia. Il coro, fin dalla sua fondazione, è preparato da Cristiano dell’Oste.