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Gran galà dei 100 anni Bologna: al Dall’Ara è stata festa grande

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bologna_festa_centenarioUna serata da brividi al “Dall’Ara”: sulla passerella del “Gran gala dei 100 anni” sfilano uno dopo l’altro, tra gli applausi e i cori di un pubblico entusiasta, i volti che hanno fatto la storia del Bologna, riuniti tutti assieme in occasione del Centenario. Da Bellugi a Clerici, da Colomba a Cresci, da Paris a Pecci, poi Bonini, Cabrini, Dossena, Cusin, Luppi, Marronaro, solo per fare alcuni nomi chiamati sul palco da Fabrizio Frizzi, Sabrina Orlandi e Gianni Morandi. Grande emozione quando è il momento di Roberto Baggio e Roberto Mancini.

Sul palco anche Poli, Pradella, il “Mitico” Villa, Giancarlo Marocchi, Stringara, Bia, Binotto, Giorgio Bresciani, Cecconi. Arriva poi il momento di Kennet Andersson, protagonista di un momento toccante: l’ex attaccante svedese porta infatti il saluto del connazionale e grande amico Klas Ingesson, che avrebbe voluto partecipare a questa bellissima serata ma non ha potuto farlo. Ingesson sta combattendo contro la malattia e il pubblico del “Dall’Ara” intona il suo coro. Poco dopo, passerella e grandi cori per un altro grande protagonista di quegli anni: Igor Kolyvanov.

Ci sono anche alcuni allenatori tra i tantissimi giocatori saliti sul palco del Gran gala: Alberto Zaccheroni, Daniele Arrigoni, Renzo Ulivieri. Poi è la volta di alcuni dei più amati protagonisti degli ultimi quindici anni rossoblù: Carlo Nervo, Gianluca Pagliuca, Michele Paramatti, fino a Giuseppe Signori, poi anche Tarantino, Torrisi. E l’entusiasmo al “Dall’Ara” sale alle stelle: cori, applausi e fumogeni in Curva Bulgarelli.

Allo stadio bolognese i giocatori del Bologna di oggi assieme al tecnico Giuseppe Papadopulo sono saliti sul palco stringendosi ai campioni d’Italia del ’64. Di Vaio e compagni chiudono così la passerella del “Gran gala dei 100 anni”, salutati dagli applausi del pubblico che riempie lo stadio in questa magica occasione. “Per noi è un onore essere qui nell’anno del Centenario”, le parole del capitano Marco Di Vaio. Giro d’onore per la squadra di Papadopulo e quella dello scudetto del 1963-64.