Dal 23 al 28 novembre Reggio, Parma e Modena ospiteranno la quinta edizione del Festival dell’Architettura, appuntamento dedicato all’arte del costruire e al paesaggio che propone, nelle tre città emiliane, mostre, conferenze e dibattiti con i maestri dell’architettura mondiale. Tra le novità dell’edizione 2009-2010, introdotta da una serie d’anteprima (a Reggio l’incontro con la scrittrice palestinese e docente di architettura Suad Amiry sul rapporto territorio-comunità in Medio Oriente), il forum Città Emilia Luoghi comunitari: spazio e società che già la prossima settimana (lunedì 26 e martedì 27 ottobre) entrerà nel vivo dei temi di quest’anno: il rapporto comunità-architettura, ovvero come l’architettura può contribuire a orientare le modalità di aggregazione e integrazione comunitaria.
Presso la sede reggiana dell’Università (aula magna di viale Allegri 5) le Amministrazioni locali, le aziende ospedaliere, le università, i penitenziari, le diocesi, gli ordini professionali e le associazioni del settore edilizia delle tre province emiliane daranno vita a una due giorni di confronto su problematiche e progettualità relative al rapporto comunità sociale-insediamenti urbani del territorio locale. L’incontro sarà aperto dal sindaco di Reggio Graziano Delrio.
“Con questo forum – ha detto Ugo Ferrari, assessore alle Risorse del territorio del Comune di Reggio – vogliamo riflettere su un tema che è centrale rispetto a come gli enti pubblici possono pianificare il territorio perché l’architettura può fornire un contributo decisivo alla costruzione di luoghi comunitari e al rafforzamento della coesione sociale. Il Comune di Reggio, tra i promotori dell’iniziativa, porrà all’attenzione del dibattito alcuni recenti progetti di rilettura del territorio a seguito dei fenomeni di urbanizzazione degli ultimi anni: il proprio Piano dei servizi, i progetti di recupero sociale e riqualificazione della Zona Reggio Est (zona stazione) e del paesaggio agricolo nella zona di via Settembrini”.
“La comunità è stata in questi anni fulcro della programmazione territoriale dell’Amministrazione – ha aggiunto Giordano Gasparini, responsabile dell’area Pianificazione strategica del Comune di Reggio – Attraverso il forum Luoghi comunitari e il Festival vogliamo affiancare il nostro lavoro a riflessioni capaci di stimolare il confronto con altre realtà. Rispetto a questo è fondamentale la rete che il Festival ha saputo costruire mettendo insieme enti e soggetti della nostra regione, una rete preziosa per lo sviluppo di politiche di collaborazione di ampia scala”.
“Questa quinta edizione del festival – ha detto Carlo Quintelli, direttore del Festival – è dedicata a un tema che ha una lunga tradizione nella storia dell’architettura. Vogliamo partire da questa tradizione per analizzare cosa succede nella contemporaneità e in particolare nell’ambito locale attraverso una raccolta di esperienze di pianificazione. Ci confronteremo inoltre con alcune tra le più importanti scuole di architettura italiane e internazionali”.
A fine novembre, il Festival proporrà nelle tre città momenti di dibattito, ricerca e approfondimento sul “gradiente comunitario” dell’architettura insieme ad alcuni esponenti dell’architettura italiana e internazionale che discuteranno di come nei loro progetti hanno gestito il rapporto comunità-insediamenti urbani. A confronto anche dottorandi e giovani ricercatori.
A Reggio il 25 e il 26 novembre interverranno gli architetti Benedetto Camerana, autore del villaggio olimpico di Torino, Lucio Barbera, che opera nel contesto della scuola romana di architettura, Jo Coenen e Patrick Fransen/Hermann Hertzberger Architectuurstudio, esponenti di spicco della scuola olandese contemporanea. La due giorni prevede inoltre la presentazione e discussione delle ricerche universitarie della facoltà di Alghero, della Escola de Cidade de Sao Paulo, dell’Universidad Nacionale de La Plata, Barcelona e del Paris Malaquais. In collaborazione con l’Associazione italiana di sociologia (sezione locale) si parlerà inoltre di sociologia urbana nella conferenza Comunità e Spraw. Quale legame?
A Modena il 23 e 24 novembre, confronto con i progetti dei dottorandi delle facoltà di architettura Bari, Milano Bovisa e Ljubiana, IUAV, Roma La Sapienza e Cesena. L’architetto tedesco Volkwin Marg, dello studio GMP Architekten, presenterà una retrospettiva dei suoi prestigiosi progetti a partire dagli aspetti comunitari, mentre Domenico Chizzoniti e Gianni Contessi ricorderanno l’opera dell’architetto Guido Canella, recentemente scomparso.
A Parma il pubblico del festival il 27 novembre potrà incontrare gli architetti Cino Zucchi, Glauco Gresleri e Carlo Terpolilli/Ipostudio, seguire le sperimentazioni comunitarie delle facoltà di architettura di Roma La Sapienza, Parma e Valparaiso. Mentre il 28 continuerà con il dibattito critico attorno alle comunità verdi e gli approfondimenti tematici presso la Libreria Fiaccadori: presentazioni editoriali e la proiezione del film Lettera22, dedicato alla grande figura di Adriano Olivetti.
In accordo con la formula biennale del Festival, gli incontri di quest’anno saranno dedicati alla presentazione delle ricerche e al loro approfondimento, mentre nel 2010 i progetti e i temi avanzati saranno al centro di mostre e convegni di restituzione.
Il Festival dell’architettura, luogo di dibattito sui temi della città e dell’architettura a livello internazionale, è stato segnalato dal The Skira Yearbook of World Architecture 2007-2008 ed è stato recentemente inserito nel libro-censimento sui festival di approfondimento culturale “Effetto festival” di Guido Guerzoni.
In occasione del Festival dell’Architettura è stato inoltre lanciato un Call for Papers 2009-10 relativo a ricerche in corso legate al tema del Festival che propone tre focus tematici differenti: Città e quartiere, Il congegno tipologico e le forme di aggregazione, Composizione architettonica e nuove tecnologie: architetture eco-virtuose.
Info sul sito Festival Architettura.