Domani, martedì 17 novembre, alle ore 21.15, al Teatro ReGiò di Reggio Emilia (via Agosti 6), secondo appuntamento della rassegna ReGiò Jazz 2009, un progetto, a cura di Stefano Molteni, realizzato in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia (assessorato Cultura e Università) e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna (assessorato alla Cultura-Sport-Progetto giovani).
Secondo ospite di questa prima edizione il contrabbassista americano William Parker, da due decenni uno tra i più importanti leader della scena del jazz d’avanguardia, che si presenterà nel Pyramid Trio assieme a musicisti di spicco della scena newyorkese quali Roy Campbell e Michael Wimberly.
Strumentista d’eccezione, compositore, bandleader e organizzatore di uno dei più importanti jazz festival statunitensi William Parker è un punto di riferimento della comunità afro-americana e della nuova musica dalla fine degli anni ’70, quando si mise in luce negli ensemble di Cecil Taylor e David S.Ware. In questi anni Parker ha lavorato in numerose direzioni, come testimonia la quantità di progetti che lo impegnano come leader, dai duo alla big band, nelle collaborazioni, quelle con David S. Ware, con Matthew Shipp, con compagnie teatrali e di danza, fino all’attività di organizzatore di festival, per la rassegna “Vision” a New York che ha rivelato tanti dei talenti più recenti. Al contrabbasso Parker è un solista immediatamente riconoscibile per lo stile denso ed autorevole, vibrante di passione e conoscenza della vicenda del jazz.
Il trombettista Roy Campbell è uno dei jazzisti più coinvolgenti e versatili della scena nera newyorchese. Allievo di Lee Morgan e attivo sin dai primi anni Settanta in svariate formazioni, Campbell è strumentista in grado di passare dalle situazioni più tradizionali a quelle più sperimentali. L’incontro con il contrabbassista William Parker – che alla fine degli anni Settanta lo ha segnalato a Jemeel Moondoc per la sua indimenticabile band Muntu – lo ha messo in relazione con una rete sempre più vasta di situazioni e collaborazioni, ma va segnalata la instancabile curiosità del trombettista come compositore per il teatro e la televisione. Il pubblico europeo ha incominciato a familiarizzare con il suo stile travolgente negli ultimi anni, all’interno dei gruppi di Parker o in progetti come il quartetto Tazz o il Pyramid Trio, formazioni che ben riflettono il suo universo espressivo a 360 gradi, in cui convivono una sonorità ancestrale, una pratica improvvisativa contemporanea e una visione musicale rivolta al futuro. Tra i musicisti con cui ha collaborato ricordiamo Rashied Ali, Billy Bang, Dave Douglas, Henry Grimes, David Murray, Cecil Taylor, John Zorn, fino alla recente partecipazione al quartetto di Marc Ribot dedicato alle musiche di Albert Ayler.
Il batterista Michael Wimberly ha suonato con David Murray, Charles Gayle e Steve Coleman. Ha collaborato come compositore con le compagnie di danza contemporanea Alvin Ailey, Urban Bush Women e Forces of Nature e per il Jeoffrey Ballet. Questo è il suo primo tour coi Pyramid Trio.
La rassegna si chiuderà sabato 12 dicembre con il gruppo italiano Dinamitri Jazz Folklore di Dimitri Grechi Espinoza, che rappresenta una delle più brillanti formazioni di nuovo jazz italiano. Ospite il poeta afro-americano Amiri Baraka (ex Leroi Jones, autore de Il Popolo del Blues).
Ingresso 10 Euro – abbonamento a tre concerti 25 euro. Per informazioni 347 9300895 – 339 6313177 – 328 3241290. Prevendita biglietti: Discoland – via Migliorati, 6 tel. 0522 433785.