“La sinistra a Modena si e’ piano piano trasformata in un onorata agenzia di pompe funebri, specializzata nella tumulazione delle peculiarita’ più’ positive della nostra realta’, a partire dalla sicurezza, alla spesa sociale, fino alla cancellazione della memoria della modenesita più profonda”. Ad affermarlo Enrico Aimi consigliere regionale del Pdl che precisa.
Aimi precisa “quindici o vent’anni fa, da queste parti, si viveva ancora dignitosamente, poi qualche sociologo e qualche pseudo filosofo, hanno convinto i compagni (non di base) che si poteva osare di più’, e che la spinta migratoria era un occasione ghiotta per concretizzare finalmente la vocazione marxista all’internazionalizzazione di queste terre e di queste genti, che un sindaco, Mario Del Monte, aveva definito con un appropriato termine religioso come “cumsustanziali” al comunismo. Da li’, e qualche anno più’ tardi, si e’ poi scatenata una sconclusionata politica dell’accoglienza fine a se stessa, separata dai principi di ordine, responsabilita’, sicurezza. Cosi’ dalle politiche sanitarie a quelle urbanistiche , sociali, scolastiche di trasporto e via dicendo, tutto e’ stato piegato alla nuova parola d’ordine “accoglienza comunque e ad ogni costo”. La trasformazione e’ stata tanto radicale quanto rapida. Oggi non c’e’ modenese di destra o di sinistra che non si avveda di questo forte mutamento antropologico che ha reso irriconoscibili luoghi e persone. In tanti trovano citta’ e paesi sfigurati da una tanto nuova quanto brutta edilizia e camminando per strada hanno più’ che la sensazione di essere e trovarsi essi stessi stranieri in patria. La banalita’ della giustificazione delle sinistre e’ stupefacente ma ha fatto breccia : ‘era inevitabile’. Cosi’ guardiamo i luoghi della nostra memoria – prosegue il vice coordinatore provinciale del pdl Enrico Aimi – con una certa nostalgia che si fa rassegnazione e accettiamo impotenti l’ennesimo rito funebre : un negozio che chiude, una piazza nella quale non solo non si parla più’ in dialetto ma nemmeno in italiano, un nuovo quartiere che sostituisce il parchetto vicino casa, e potremmo continuare per ore nella lettura degli epitaffi sulle lapidi virtuali che ricordano un mondo che non c’e’ più’. Ma la politica e’ volonta’ di cambiamento, ed e’ per il centrodestra, inaccettazione della rassegnazione. Capita’ cosi’ che attraverso una profonda controrivoluzione culturale , che riporti i valori autentici al loro posto , anche gli eperimenti folli falliscano e le agenzie che hanno fatto la loro fortuna sul “caro estinto” chiudano. Vogliamo ridare alla nostra gente – ha concluso Aimi – l’orgoglio di essere italiani unitamente alla speranza di far resuscitare una non dimenticata geminianità”.