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Modena, Fismo-Confesercenti: bilancio della prima settimana di saldi

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Al via da poco più di una settimana, è già tempo di bilanci per i saldi invernali partiti lo scorso 2 gennaio, ancora nel pieno delle vacanze natalizie: proprio la vicinanza con le festività sembra aver caratterizzato l’andamento dei primi sette giorni delle vendite di fine stagione, mettendo in evidenza come ancora una volta come i consumatori abbiamo scelto di rimandare gli acquisti di abbigliamento, calzature e accessori a dopo il Natale traendo vantaggio dagli imminenti saldi.

Nella prima settimana infatti si è registrata una sostanziale tenuta di tutto il settore rispetto allo scorso anno, un dato che pur essendo positivo non corrisponde ad un recupero reale dopo la passata stagione. Troppo pesante l’eredità che il 2009 ha lasciato in termini di crisi e calo dei consumi per poter risollevare le sorti del settore, che continua a riservare ai saldi un occhio di riguardo consapevole della grande occasione che le vendite di fine stagione rappresentano sia per i commercianti che per i consumatori.

Sono solo alcune delle informazioni che è possibile raccogliere attraverso l’indagine con cui FISMO-Confesercenti Modena come ogni anno monitora l’andamento della prima settimana di saldi. Un centinaio le imprese intervistate, dall’abbigliamento per tutta la famiglia all’intimo, e tutte hanno riportato di un volume di affari in tenuta rispetto allo scorso anno o addirittura in aumento. Tra le tipologie di merce più stabile nelle vendite troviamo l’abbigliamento per uomo, donna e giovani mentre calzature e pelletteria e intimo registrano un aumento, tra il 5 e 10% nel primo caso e del 10% nel secondo: stesse cifre ma a segno meno per l’abbigliamento sportivo, con un calo delle vendite che oscilla tra il 5 e 10%. Analizzando più nel dettaglio gli articoli venduti, si registra una tenuta dell’abbigliamento di fascia medio alta e un acquisto più diffuso di capi di maglieria, camice, piumini e pantaloni, nelle calzature spazio a stivali e scarponcini a scapito delle più classiche scarpe.

Saldi invernali quindi partiti con il piede giusto, con la speranza dei commercianti intervistati che individuano nelle vendite di fine stagione il 30% circa del fatturato annuo, una risorsa preziosa che si cerca di valorizzare al meglio. Diffusa infatti tra gli operatori intervistati l’opinione che sia necessario dotare una volta per tutte il mercato di regole, una battaglia che FISMO-Confesercenti Modena combatte da diversi anni. “Stabilire una data unica per l’inizio dei saldi a livello nazionale o almeno regionale, elaborare finalmente una normativa che regolamenti le rimanenze di magazzino e soprattutto gli oultet sono le principali esigenze del settore –sottolinea Margherita Venturelli, segretario FISMO-Confesercenti Modena- “In questa situazione di perdurante crisi è infatti urgente intervenire con misure a sostegno dell’economia, ridurre i costi causati da imposte e prelievi fiscali, dagli affitti e dall’impatto degli studi di settore che come attualmente formulati sono troppo penalizzanti per le imprese.”

In attesa di poter tracciare bilanci completi dell’intero periodo di saldi, emergono dalla prima indagine di FISMO realtà che sembrano essere più in difficoltà di altre, come nel caso di Sassuolo e Fiorano: diversi operatori dell’area intervistati hanno evidenziato un calo del 10-20%, il più pesante sul territorio provinciale, pesantemente influenzato anche dagli effetti che la crisi economica sta avendo sull’occupazione nel distretto ceramico.