“Caro Bonaccini, in questa vicenda la differenza tra il mio Luca Caselli, Sindaco di Sassuolo, e il Tuo Reggianini, Sindaco di Castelfranco, è solo una questione di stile. Il mio ha riportato Repubblica in biblioteca a Sue spese – abbonandosi personalmente al quotidiano – , il Tuo invece il Giornale di Feltri l’ha riportato mettendolo sul conto dei cittadini. E’ solo un dettaglio, per carità, ma denota una diversa sensibilità politica e una profonda differenza di impostazione culturale e politica”.
“L’obiettivo di entrambi era quello di tagliare le spese, Caselli l’ha raggiunto, Reggianini no. Caselli è stato coerente, Reggianini no. Permettimi, Vi capita ultimamente di salire un pò troppo spesso sul pulpito ad impartire lezioncine di vita al prossimo, assumendo un tono aulico e professorale da censori del costume politico locale; è più forte di voi, non riuscite a trattenervi, come il tabagista davanti a una sigaretta, o il toro difronte al drappo rosso. Per Voi sono riflessi incondizionati, lo sò. Così ieri avete provato a cospargerci di miele e buttarci le piume addosso per la vicenda dei “transfughi” consiglieri del PDL, e vi siete ritrovati voi, il giorno dopo “in piazza” con il sindaco “transfugo” Soragni di Finale Emilia, emigrato dal PD all’UDC , pare senza nemmeno il permesso di soggiorno – almeno a stare alle parole del coordinatore locale dei casiniani Davide Torrini-. Vabè, ognuno ha i transfughi che si merita. Vi è andata in fondo meglio qui che a Roma. E adesso siete di nuovo sulla graticola, perchè si è scoperto che mentre predicavate bene contro il gesto inconsulto di Caselli a Sassuolo, reo di “repubblicacidio”, contemporaneamente, sotto banco, razzolavate male, cancellando “Il Giornale” dalla biblioteca di Castelfranco. Un ultima cosa, sulla libertà di stampa e di opinione, perchè francamente faccio ancora fatica, qui a Modena, a riconoscere a tutti una grande credibilità. Ti ricordo che qui, la destra, non poteva parlare in Piazza Grande e che venne concessa per la prima volta a chi Ti scrive per uno storico comizio (almeno per noi) solo nel 1994 . Libertà di parola e di lettura, in questo, al di là di tutto, sono certo che entrambi ci riconosciamo, perchè sul confronto leale e limpido si regge anche questa democrazia”.