«Si potrebbe commentare la notizia con ironia, e immaginare l’incappucciato intento a bruciare croci tra Secchia e Panaro pensando di essere sul delta del Mississipi. Ma credo che sarebbe sbagliato banalizzare e derubricare quanto accaduto come semplice episodio di folklore».Inizia così la dichiarazione di Giulia Morini, candidato Pd alle elezioni regionali, a commento della notizia dell’arresto a Modena del referente italiano del Ku Klux Klan.
«Il fatto è che da quando la destra ha cominciato a manomettere la Costituzione e i principi a cui si ispira – giustizia, libertà e uguaglianza – tutto è diventato possibile: il ritorno in auge della paccottiglia fascista; la riscoperta del mito identitario di “sangue e suolo” in salsa padana; e adesso, come se non bastasse, persino la difesa della razza bianca.
Perché a forza di fomentare paure, di urlare “dagli allo straniero”, di propagandare una falsa italianità basata su ignoranza e intolleranza – come fanno ad esempio il candidato del Pdl Leoni e il suo alleato della Lega Manfredini – alla fine si crea il terreno propizio per rimettere in discussione le regole fondamentali della democrazia.
E’ dalla fine della prima Repubblica che questo processo di imbarbarimento va avanti, complici i governi di destra che si sono avvicendati dal ’94 in poi. Le leggi ad personam e i decreti salvaliste non sono che l’ultimo capitolo della stessa storia. A riprova che la battaglia per difesa della legalità e della Costituzione – temi al centro della manifestazione di domani a Roma – ha una sua profonda ragione d’essere».