“È impressionante leggere che la destra postfascista intende ‘Conquistare l’Emilia’, peraltro alla presenza di una deputata che già nel suo nome ricorda ai modenesi il periodo più buio della nostra storia” – ha affermato Luciano Vecchi del Partito Democratico – “la Mussolini e Aimi si dovrebbero vergognare di aver messo in piedi a Modena, città medaglia d’Oro alla Resistenza, una sceneggiata offensiva, nostalgica, rozza e priva di contenuti”.
“Aimi nei suoi manifesti sostiene perfino di voler liberare l’Emilia. Si sciacquino la bocca prima di parlare di Liberazione nella nostra città. Il Senatore ex missino Berselli ha anche evocato nostalgicamente i tempi in cui si scriveva Mussolini sulla scheda elettorale” – sottolinea Vecchi – “a parte il fatto che non era permesso nemmeno votare per il Duce sotto il fascismo, visto che al massimo si doveva accettare, sotto la minaccia del manganello, la lista proposta dal Gran Consiglio – ha proseguito Vecchi – invito la destra a parlare di contenuti, come facciamo noi con le nostre proposte sul lavoro, la scuola, la sanità, la sicurezza sociale ed urbana”.
“Queste sono le cose che interessano ai modenesi, ma purtroppo davanti alla crisi – ha concluso con amarezza Vecchi – la risposta del Governo non è molto diversa da quella degli antenati della Mussolini, perché la maggioranza risponde ‘Me ne frego’”.