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Domani a Spilamberto iniziativa dedicata a Don Domenico Muratori

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Mercoledì 24 marzo, alle 20.45, presso la Chiesa di San Giovanni Battista Lidia Righi (storica) presenta “La figura di don Domenico Muratori e le celebrazioni per il VII centenario della Chiesa di San Giovanni Battista (1910), progetti di restauro per l’VIII centenario (2010)”. Introduce Don Orfeo Cavallini, Parroco di Spilamberto.

Don Domenico Muratori nacque nel 1832 a Castelnuovo Rangone, paese che a quel tempo apparteneva al distretto di Spilamberto, ma ben presto la sua famiglia si trasferì nel capoluogo nella giurisdizione parrocchiale di S. Giovanni quando Domenico aveva l’età di sette anni. Domenico compare poi in tutte le associazioni religiose della sua parrocchia: dalla Pia Unione di Gesù Nazareno alla Confraternita del Rosario. Quando nel 1883 si rese vacante la parrocchia di S. Giovanni per il trasferimento dell’arciprete don Alessandro Sanley (vignolese) a vicario generale della Diocesi di Nonantola, chi poteva esserne il nuovo parroco se non il giovane don Muratori che amava più di ogni altro Spilamberto, essendoci praticamente nato? Tutto ancor oggi parla di lui. La testimonianza è tutta nelle sue opere.

La Chiesa di S. Giovanni in ogni sua parte è dovuta all’intuizione del benemerito parroco. È sempre stato don Muratori a dettarne i temi. Si avvalse di ottimi artisti, dal pittore Augusto Valli a partire 1891 con il dipinto del Transito di San Giuseppe, poi nel 1896 con la pala di S. Giovanni etc., ad Amilcare Venturi, all’arch. Barbieri. Nel 1892 fece alzare il campanile, che terminava nel piano delle campane per farlo alto come l’altro di S. Adriano. Dello stesso anno è la facciata della chiesa.

Le due bellissime sagrestie vennero ultimate nei primi anni di attività da Parroco di don Domenico e inaugurate il 7 ottobre del 1887. In precedenza la sagrestia era nell’attuale cappella di S. Giuseppe.

Oltre alle opere delle strutture materiali (restauro totale della chiesa, nuova canonica di via S. Carlo prima era in via Monache, acquisto di diverse case) curò le strutture morali della sua gente istituendo nell’attuale sala parrocchiale di via S. Carlo lo scaldatotio pubblico per dare un po’ di cibo alla povera gente.

Il Comune di Spilamberto donò alla parrocchia, sempre grazie a don Muratori, il bozzetto in gesso di S. Giovanni opera di Giuseppe Obici.

Morì il 31 dicembre del 1910 appena terminato il pavimento della chiesa e lasciando scritto nel testamento il desiderio di essere sepolto sotto quel pavimento da dove, ragazzino, per la prima volta entrò emozionato in quella che è stata la sua amata casa: la Chiesa di S. Giovanni Battista.

L’iniziativa è prevista nell’ambito delle manifestazioni per ricordare l’VIII secolo della fondazione della Chiesa di San Giovanni Battista.

Per informazioni e per conoscere le prossime iniziative degli 800 anni tel. 059/789929-941; e-mail; web.