Due sfruttatori di prostitute sono stati arrestati dalla Squadra Mobile di Bologna. Per induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione aggravati sono finiti due romeni: N.A.L., di 37 anni, già noto alle Forze dell’ordine per reati analoghi, e L.A.P., di 34 anni, incensurato. Il primo era già stato condannato in passato in Italia a 2 anni e 6 mesi per sfruttamento della prostituzione e aveva scontato in Francia 4 anni di carcere per reati analoghi.Con loro è indagato pure un fiorentino di 41 anni gravato da un obbligo di dimora nel suo paesino situato al confine tra le province di Firenze e Arezzo. Il toscano aveva conosciuto N.A.L. in carcere dove era finito dopo essere stato arrestato perchè sorpreso con 450 kg di hashish al confine di Ventimiglia. Il fiorentino, secondo l’accusa, più volte ha aiutato il romeno nella gestione delle prostitute. In cambio riceveva denaro e la disponibilità delle stesse ragazze a consumare rapporti sessuali con lui. Si era dato da fare per cercare un appartamento in cui far prostituire le donne e in una circostanza aveva atteso all’aeroporto di Roma una ragazza che poi ha accompagnato a Bologna dove si prostituiva.
I due romeni gestivano 6 loro connazionali con le quali dividevano i proventi del meretricio. A farli finire in manette è stata una delle ragazze. Giunta in Italia si era messa d’accordo con loro per dividere i compensi della sua attività. Ma i due non avrebbero mantenuto i patti. Lei più volte ha preteso la sua parte di soldi ricevendo in cambio solo minacce contro se stessa e contro i suoi famigliari che vivono in Romania. A quel punto la donna si è rivolta alla polizia, denunciandoli.
Gli agenti hanno scoperto che i due facevano prostituire le ragazze in due appartamenti situati in via Donati Creti e in via Faccini, in zona Bolognina. N.A.L. ad un certo punto aveva capito che stava per accadere qualcosa e ha programmato la sua fuga a Barcellona da cui continuava a controllare le ragazze. Ma anzichè raggiungere la Spagna in aereo, nonostante il biglietto acquistato, è scappato in bus sfuggendo di fatto alla cattura. L’arresto è comunque arrivato con l’esecuzione dei due fermi chiesti dal pm della Procura felsinea Lorenzo Gespri.