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A fine maggio sarà reso noto il nome del nuovo direttore della Galleria civica di Modena

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Si è insediata, infatti, e sabato scorso si è riunita per la prima volta, la commissione che dovrà designarlo, scegliendolo tra le 47 persone che hanno risposto al bando pubblicato dal Comune.

Sono tre i membri della commissione giudicatrice. Oltre alla presidente Giulia Severi, dirigente responsabile del settore Cultura dell’Amministrazione, ne fanno parte due membri esterni: Olivo Barbieri, fotografo di fama internazionale, e Daniele Lupo Jallà, coordinatore dei Servizi museali della città di Torino.

“A parte la nomina obbligatoria di un componente istituzionale – spiega l’assessore comunale alla Cultura, Roberto Alperoli – cercavamo un artista con radici locali che avesse esposto e fosse in contatto con gallerie internazionali di alto livello, e volevamo avere in commissione una personalità riconosciuta, esperta di sistemi espositivi pubblici in un contesto complesso e articolato”.

Barbieri, fotografo e autore di film artistici di fama internazionale, è nato nel 1954 a Carpi, dove risiede. I suoi progetti “Site-specific” hanno fatto letteralmente il giro del mondo, dall’Italia agli Stati Uniti, dalla Germania alla Cina, dalla Spagna al Canada. Sue opere sono entrate a far parte di collezioni pubbliche e private di livello mondiale: da Torino a Siviglia, da Essen a New York, a San Francisco.

Daniele Lupo Jallà, nato a Torre Pellice, in Piemonte, nel 1950, oltre al suo incarico di coordinatore dei servizi museali di Torino è stato docente universitario, tra l’altro, di Gestione dei musei e dei beni culturali, e dal 2004 è presidente dell’Icom (International Council of Museums), l’organizzazione internazionale dei musei e dei professionisti museali. È, inoltre, membro del Consiglio superiore dei beni culturali e della Commissione cultura dell’Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani), oltre che co-autore, tra gli altri, del programma museografico del Forte di Bard (Valle d’Aosta).

La commissione, che si è data un programma con tempi serrati per arrivare al più presto alla designazione, si riunirà altre due volte nei prossimi giorni. La prima fase del lavoro consisterà nella valutazione dei curriculum e degli elaborati progettuali presentati dai 47 concorrenti, che vengono dall’Italia (anche da Modena) e dall’estero, alcuni giovanissimi e altri con grande esperienza. A tutti i candidati (laureati con conoscenza dell’inglese e con almeno due anni di esperienza nell’organizzazione di attività espositive d’arte contemporanea) era stato richiesto di

presentare un progetto articolato in vari punti. Tra questi, una programmazione specifica della prima stagione (da settembre 2010 a luglio 2011), indicando il numero e i contenuti delle mostre, ipotesi di spesa e ricerca di finanziamenti, attività collaterali, identificazione di target di riferimento, obiettivi generali e linee di sviluppo, strategia di promozione e comunicazione. Il progetto presentato doveva avere caratteri di originalità, tenendo conto dell’identità della Galleria civica, della sua struttura organizzativa attuale, delle risorse finanziarie (circa 400 mila euro l’anno), della dotazione di risorse umane e strumentali, delle caratteristiche delle sedi espositive e delle collezioni. Il progetto doveva inoltre prevedere mostre di carattere tematico sulla ricerca artistica dal secondo dopoguerra a oggi, collaborazioni con Musei e istituzioni italiane e straniere, contributi di artisti e situazioni del territorio modenese, valorizzazione delle collezioni della Galleria (Raccolta del disegno contemporaneo e Raccolta della fotografia), indagine sulle nuove tendenze artistiche internazionali, partecipazione a progetti sulla ricerca artistica sul Novecento a Modena.

“In sostanza – sottolinea Alperoli – la nostra ambizione è quella di rafforzare il ruolo culturale della Galleria valorizzandone il profilo in chiave internazionale, allargando l’utenza a nuovi pubblici, ma senza perdere una preziosa identità costruita in 50 anni di storia. Vorremmo fare della Galleria civica, a tutti gli effetti, una ‘piazza del sapere’ per i modenesi e per i visitatori che verranno da fuori”.

Dall’analisi degli elaborati e dei curriculum sarà selezionata la rosa di canditati che sosterranno un colloquio individuale con la commissione entro maggio, sulla base del quale sarà poi emesso il verdetto definitivo che decreterà il direttore.