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Bologna riscopre la musica di Padre Giovanni Battista Martini

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Bologna riporta alla luce la musica strumentale di Padre Giovanni Battista Martini, patrimonio in gran parte inedito. Il progetto, ideato alcuni anni fa da Kaleidos e curato da Federico Ferri e Daniele Proni nella direzione artistica e nell’edizione critica, e’ sostenuto dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, con il contributo dalla Camera di Commercio di Bologna.

L’iniziativa si articolera’ in diversi appuntamenti, il primo dei quali e’ il Festival Martini che si terra’ a Bologna da domani al 26 maggio nelle Chiese di Santo Stefano, San Giacomo Maggiore e San Giovanni in Monte, con l’esecuzione dei brani inediti da parte dell’Accademia degli Astrusi diretta da Federico Ferri. Francescano, a lungo Maestro di Cappella nella Basilica di San Francesco, poi maestro di un giovanissimo Mozart e di J.C. Bach, Padre Martini (1706 – 1787) e’ stato uno dei piu’ grandi teorici della musica che il Settecento abbia conosciuto, nonche’ un uomo europeo a tutto tondo che intrattenne rapporti con gli artisti e le autorita’ del suo tempo in tutto il Vecchio Continente, pur non spostandosi quasi mai da Bologna.

Queste sue relazioni internazionali arricchirono il suo patrimonio di libri, strumenti, dipinti e documenti, patrimonio che costituisce il nucleo principale dell’attuale Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna. E’ stata proprio questa sua fama da ‘Maestro dei grandi della musica’ a tenere forse in secondo piano la conoscenza della sua vasta produzione musicale, un corpus straordinario, formato da oltre un migliaio di composizioni in gran parte inedite e mai eseguite in tempi moderni, riscoperte nel cuore della Bologna musicale, ovvero l’archivio del Museo Internazionale e Biblioteca della Musica in Strada Maggiore. Il corpus della musica strumentale si compone di concerti, sinfonie e musiche da camera, materiale autografo perlopiu’ dimenticato dall’epoca ed ora pronto per essere nuovamente eseguito ed inciso in una serie di 8 cd e pubblicato in circa 80 volumi.

Il progetto punta quindi a restituire piena dignita’ al Padre Martini compositore, ma anche a promuovere Bologna come citta’ ricca di eccellenze musicali, grazie a una serie di iniziative che si terranno in contemporanea col Festival Internazionale.