Mirko Divani, amico di Flavio Delbono, indagato per corruzione insieme allo stesso ex sindaco di Bologna nel filone relativo agli appalti dell’indagine della Procura meglio nota come “Cinzia Gate”, ha “rifiutato” l’invito a presentarsi negli uffici di piazza Trento Trieste per essere interrogato dal pm Morena Plazzi.
L’imprenditore ed ex consulente del Cup (Centro unificato per le prenotazioni sanitarie) ha, infatti, preferito optare per una memoria difensiva scritta, che presenterà nel prosieguo delle indagini, visto che comunque si sarebbe avvalso – ha fatto sapere agli inquirenti – della facoltà di non rispondere.
Il Cup, negli anni scorsi, assegnò a Divani senza gara di appalto contratti di consulenza per consistenti somme di denaro per l’istallazione di software, nell’ambito di un progetto di informatizzazione sanitaria della Regione Emilia Romagna volto a collegare in rete i medici di famiglia sul territorio. Lo stesso Divani è il titolare del bancomat che l’ex sindaco di Bologna diede in uso alla sua compagna e segretaria di allora, Cinzia Cracchi, dal 2004 al 2008. Da quel bancomat, usato anche da Delbono fino al giugno 2009 dopo la fine della relazione con la Cracchi, furono prelevati oltre 40mila euro. Gli inquirenti mirano a ricostruire la provenienza di quel denaro.