Home Attualita' Cisl e Fnp ER: “No tagli al welfare, a rischio è la...

Cisl e Fnp ER: “No tagli al welfare, a rischio è la coesione sociale”

# ora in onda #
...............




La Cisl e la sua categoria dei pensionati (Fnp) dell’Emilia-Romagna esprimono “sconcerto” di fronte alle affermazioni “meno trasferimenti statali uguale meno servizi”, espresse dall’Anci regionale (e riportate dalla stampa) in vista della prossima assemblea regionale dei sindaci, prevista l’11 giugno a Modena, per discutere sulle misure da adottare per fronteggiare la crisi.

La Cisl condivide le preoccupazioni degli amministratori locali per gli effetti sui bilanci comunali provocati dalla riduzione dei trasferimenti previsti nella manovra anticrisi del governo emanata il 31 maggio scorso, ma considera che “la presa di posizione dei sindaci dell’Emilia-Romagna, che mettono le mani avanti e sposano l’equazione ‘meno trasferimenti uguale meno servizi’, sia un comodo tentativo di disimpegno dalle responsabilità politiche e amministrative che si sono assunti davanti a tutta la popolazione”.

“In tempi di crisi –afferma Giorgio Graziani, segretario generale della Cisl Emilia Romagna- quando i lavoratori e i pensionati sono chiamati a sacrifici sulla loro pelle, la Cisl si aspetta da parte di tutti uguale assunzione di responsabilità”. “Un’assunzione di responsabilità –osserva il responsabile della Cisl emiliano-romagnola- che per gli amministratori locali non può non significare un intervento prioritario alla ricerca di soluzioni che possano garantire un riequilibrio del bilancio, anche attraverso la riduzione o l’accorpamento di enti e società comunali. Senza ovviamente porre in secondo piano l’impegno per un forte sostegno alle azioni di contrasto all’evasione fiscale, a partire dal completamento delle adesione di tutti comuni della nostra regione all’accordo con l’agenzia delle entrate”. Tra le priorità da difendere, Graziani ribadisce che “la Cisl mette in primo piano il welfare, cioè il sistema di servizi sociali a tutela delle fasce più deboli e più esposte alla crisi e per fare questo dichiara tutta la propria disponibilità ad adottare, in tutto il territorio, quella che lo stesso presidente della giunta regionale Errani ha definito “la nuova programmazione negoziata”.

“Di converso –gli fa eco Franco Andrini, segretario generale regionale dei pensionati Cisl- il sindacato non accetterà che si riducano le tutele sociali neanche di un euro, se prima ogni amministrazione non abbia coscientemente fatto un approfondito esame del proprio bilancio e possa dimostrare pubblicamente che non ci sono altri tagli possibili”. “Se ci sarà questa tensione morale e politica e la volontà di coinvolgere le rappresentanze del sociale –concludono i due rappresentanti cislini- la Cisl è pronta a sedersi ai tavoli concertativi per gli impegni da assumersi anche in termini di eventuali sacrifici. Al contrario, se invece si seguirà la strada della consultazione informale e dello scarico delle responsabilità, non ci sarà possibile garantire la necessaria coesione sociale”.