L’abitudine al consumo di pesce crudo è in aumento in tutto il Paese, ma può nascondere rischi per la salute. Alcuni prodotti ittici possono, infatti, essere infestati dall’anisakis, un parassita che può causare disturbi gastrointestinali gravi.
Alla sintomatologia provocata da questo parassita, anisakiasi, è dedicato il seminario organizzato dal Servizio Veterinario ed Igiene degli Alimenti della Regione Emilia Romagna e dal Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Bologna, in programma domani, 9 giugno, presso la sala Auditorium della Regione Emilia Romagna, Viale Aldo Moro n. 18, a Bologna, dalle 13.30 alle 19.00.
Obiettivo del seminario, rivolto a medici, rappresentanti di organizzazioni di tutela della salute e dei consumatori, oltre che a professionisti del mondo della distribuzione e ristorazione, diffondere la conoscenza dell’anisakiasi, delle misure di prevenzione, diagnosi e terapia, e di come garantire al consumatore alimenti sani e privi di rischi.
Sono pochi i casi di anisakiasi diagnosticati ogni anno in Italia, ma è opinione della comunità scientifica che i dati siano sottostimati, perché nell’uomo tale patologia può non essere riconosciuta. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha raccomandato di rafforzare le procedure di sorveglianza e diagnosi delle reazioni allergiche ai parassiti nei prodotti ittici in tutta l’Unione europea e, contemporaneamente, fornire agli operatori sanitari, ai lavoratori del settore ittico e ai cittadini informazioni sui rischi derivanti dai parassiti e sui metodi più opportuni per eliminarli.
Il seminario si articolerà in due sessioni e si concluderà con una tavola rotonda che farà il punto sulla possibilità di conciliare il gusto, benessere e sicurezza alimentare.