Non ce l’ha fatta il ragazzino di 13 anni caduto martedì notte dal tetto della scuola media Francia di Zola Predosa, nel bolognese, dopo aver sfondato un lucernaio. Il ragazzo, che era in coma in condizioni gravissime, è deceduto poco dopo le 10.30 all’ospedale Maggiore di Bologna. Sul tetto l’altra sera c’era finito con un amico per una bravata, forse – come hanno riferito alcuni amici all’interno della scuola – per giocare a parkour (diciplina metropolitana che consiste nel saltare muri o ringhiere), anche se l’latro ragazzino testimone del fatto – sentito dai carabinieri che stanno svolgendo indagini – ha negato tale circostanza, dicendo che l’obiettivo della serata era solo di vedere passare gli aerei.
Appresa la notizia della morte del tredicenne, precipitato dal tetto delle scuole medie “Francesco Francia” di Zola Predosa, Giuseppe De Biasi, assessore provinciale all’Istruzione, Formazione e Lavoro ha espresso il proprio dolore al sindaco di Zola Predosa, chiedendogli di trasmettere alla famiglia del ragazzo il suo cordoglio.
«Una giovane vita si è spezzata assurdamente. Come genitore e assessore alla scuola e alla formazione per il territorio provinciale, questo tragico incidente mi rafforza ulteriormente nell’intento di proseguire incessantemente le azioni di sostegno al mondo giovanile, specie nell’età di formazione della personalità, momento da sempre particolarmente vulnerabile e ora più esposto ai contraccolpi della crisi economica e sociale. Intervenire a questo proposito può significare non solo contribuire alla costruzione di un futuro positivo ma anche prevenire tragiche fatalità».