Quanto è avvenuto il 7 luglio 2010 a Roma è davvero cosa seria e grave. Non si possono e non ci sono ragioni che giustificano la presenza della polizia in assetto “antisommossa” per fronteggiare i cittadini dell’Aquila.
Questi cittadini, inermi, con i loro cartelli chiedevano ascolto. Nessuno di loro pensa o ha pensato di mettersi contro le Istituzioni, ma più semplicemente desideravano esprimere le loro preoccupazioni per quanto sta succedendo. La ricostruzione è ferma, parte cospicua di Aquilani sono ancora negli alberghi, le loro casa sono inavvicinabili poiché non sono state rimosse nemmeno le macerie.
Un Governo responsabile, doveva mettere in secondo piano ogni altro impegno, dovevano essere accolti ed ascoltati da chi ha responsabilità di Governo.
L’ANPI esprime tutto il suo sdegno; i democratici e gli antifascisti sono vicini a questi cittadini. Chiedono di individuare le responsabilità in divisa, vogliono conoscere chi ha deciso che la polizia potesse offendere e insultare moralmente e materialmente questi sfortunati Italiani.
(La Presidente Provinciale, Aude Pacchioni)