Il Consiglio di Amministrazione di Credem, presieduto da Giorgio Ferrari, ha approvato in data odierna i risultati individuali e consolidati del primo semestre 2010 che registrano un utile netto consolidato2 in aumento del 123,4% a 53,4 milioni di euro rispetto a 23,9 milioni di euro a fine giugno 2009. I risultati confermano la solidità patrimoniale con il core Tier 1 a 8,5% e la qualità del credito ai vertici del settore bancario: costo del credito annualizzato1 a 0,33% e crediti in sofferenza, al netto delle rettifiche, pari a 0,9% del totale degli impieghi.
Il direttore generale Adolfo Bizzocchi (foto) presenterà i dati alla comunità finanziaria nel corso di una conference call che si terrà lunedì 30 agosto alle ore 15,30.
Nel primo semestre è proseguito l’andamento positivo della raccolta gestita (+26,8% a/a) e degli impieghi (+5,8% a/a) e vi è stato un calo del cost/income dovuto alla riduzione dei costi operativi e all’ulteriore efficientamento della struttura.
Il Gruppo è focalizzato nell’implementazione del piano 2010-2012 le cui linee guida sono: focus sul core business di moderna banca commerciale, sviluppo del risparmio gestito e forte sostegno alle pmi ed ai privati, estrazione di valore dalle acquisizioni e dalle filiali di più recente apertura, mantenimento dell’eccellente qualità del credito e della solidità patrimoniale, attenzione ai costi. Il piano prevede inoltre forti investimenti in IT destinati a supportare il business e ad aumentare l’efficienza, oltre all’implementazione di un nuovo progetto di corporate identity.
Risultati economici consolidati
Il margine di intermediazione nel primo semestre del 2010 cresce del 2,8% e si attesta a 461 milioni di euro rispetto a 448,6 milioni di euro al 30 giugno 2009. In particolare il margine finanziario3 è in crescita del 7,7% a 230,9 milioni di euro rispetto a 214,3 milioni di euro dello stesso periodo del 2009, influenzato sia dalla crescita dei volumi sia da strategie di protezione dalla riduzione dei tassi di interesse e dal riposizionamento di fonti di finanziamento del Gruppo a seguito della scadenza di emissioni obbligazionarie istituzionali.
Il margine servizi4 è pari a 230,1 milioni di euro, rispetto a 234,3 milioni di euro a fine giugno 2009 (-1,8%); incertezza e volatilità dei mercati hanno in particolare condizionato l’andamento dei proventi da trading e copertura. Le commissioni, invece, hanno beneficiato del miglioramento sia della contribuzione dei servizi bancari sia di quella relativa alla gestione ed intermediazione. Nel dettaglio, le commissioni delle gestioni individuali sono in progresso del 27,6%, delle gestioni collettive del 43,3%, dei prodotti assicurativi del 45,3% e dei servizi bancari del 17,6%.
I costi operativi sono in contrazione del 2,3% a 320,5 milioni di euro rispetto a 328,2 milioni di euro di fine giugno 2009 per gli effetti del ridimensionamento progressivo dell’investment banking (Abaxbank) e della riorganizzazione del private banking (Banca Euromobiliare). Nel dettaglio le spese amministrative sono in diminuzione del 7,5% a/a, ed ammontano a 112,7 milioni di euro. Le spese per il personale sono pari a 207,8 milioni di euro (+0,7 a/a).
Il cost/income5 è pari a 69,5% rispetto a 73,2% a fine giugno 2009.
Il risultato lordo di gestione si attesta a 140,5 milioni di euro, in crescita del 16,7% rispetto a 120,4 milioni di euro dello stesso periodo del 2009. Gli ammortamenti sono pari a 13,9 milioni di euro rispetto a 15 milioni di euro a fine giugno 2009 (-7,3%).
Il risultato operativo è in progresso del 20,1% a 126,6 milioni di euro rispetto a 105,4 milioni di euro nello stesso periodo del 2009.
Gli accantonamenti per rischi ed oneri ammontano a 1,3 milioni di euro (7,8 milioni di euro nello stesso periodo del 2009). Le rettifiche nette di valore su crediti sono pari a 29,2 milioni di euro (60,9 milioni di euro a fine giugno 2009, -52,1%) in sensibile riduzione anche per i criteri di massimo rigore utilizzati nel 2009 nella definizione delle svalutazioni. Inoltre, a partire dalla presente semestrale, nella quantificazione della svalutazione collettiva, è stato esteso all’intero comparto creditizio l’utilizzo dei parametri di rischio desunti da modelli interni validati, o per i quali sono in corso le attività funzionali alla richiesta di validazione all’organo di vigilanza.
Il saldo delle componenti straordinarie ammonta a -1,7 milioni di euro (9,2 milioni di euro al 30 giugno 2009).
L’utile ante imposte risulta pari a 94,4 milioni di euro, +105,7% rispetto a 45,9 milioni di euro nello stesso periodo del 2009.
Le imposte sul reddito sono pari a 41 milioni di euro (22 milioni di euro a fine giugno 2009).
L’utile netto consolidato è in crescita del 123,4% ed è pari a 53,4 milioni di euro (23,9 milioni di euro al 30 giugno 2009).
Aggregati patrimoniali consolidati
La raccolta da clientela del Gruppo Credem, a fine giugno 2010, è pari a 57.506 milioni di euro, +6,1% rispetto a 54.194 milioni di euro dello stesso periodo del 2009.
La raccolta diretta, al netto dei pronti contro termine, è pari a 16.064 milioni di euro rispetto a 16.787 milioni di euro a fine giugno 2009 (-4,3%). La raccolta diretta6, compresi i pronti contro termine, è pari a 16.107 milioni di euro contro 17.489 milioni di euro al 30 giugno 2009 (-7,9%), andamento dovuto in parte all’estinzione a scadenza di emissioni obbligazionarie istituzionali. Nel dettaglio i depositi sono pari a 12.715 milioni di euro (12.676 milioni di euro nello stesso periodo del 2009). Il comparto obbligazionario e subordinati è pari a 3.349 milioni di euro (4.111 milioni di euro a fine giugno 2009); i pronti contro termine si attestano a 43 milioni di euro rispetto a 702 milioni di euro nello stesso periodo del 2009.
La raccolta assicurativa6 cresce del 18,7% a 2.511 milioni di euro rispetto a 2.115 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente.
La raccolta indiretta cresce del 12,4% a 38.888 milioni di euro rispetto a 34.590 milioni di euro a fine giugno 2009. La raccolta gestita è in aumento del 26,8% e si attesta a 16.582 milioni di euro rispetto a 13.077 milioni di euro nello stesso periodo del 2009. All’interno di questo aggregato le gestioni patrimoniali sono pari a 4.781 milioni di euro (+26,5% a/a), i fondi comuni di investimento e Sicav sono pari a 9.246 milioni di euro (+14,4% a/a). La raccolta amministrata (+3,7%) è pari a 22.306 milioni di euro, rispetto a 21.513 milioni di euro a fine giugno 2009.
Gli impieghi verso la clientela sono in crescita del 5,8% a 17.833 milioni di euro rispetto a 16.850 milioni di euro al 30 giugno 2009. I mutui ipotecari alle famiglie, in particolare, registrano consistenze per 5.615,2 milioni di euro (+3,5%), i flussi erogati sono pari a 435,9 milioni di euro.
Le sofferenze nette su impieghi, a fine giugno 2010, si attestano a 0,9% rispetto a 0,7% nello stesso periodo del 2009, mentre le rettifiche nette su crediti sono in forte contrazione anche per i criteri di massimo rigore utilizzati nel 2009 nella definizione delle svalutazioni. La percentuale di previsione di perdita sulle sofferenze è del 59% (61,4% a fine giugno 2009). I crediti problematici totali netti sono pari a 505,6 milioni di euro (324,2 milioni di euro nello stesso periodo del 2009 e 466,4 milioni di euro a fine 2009) e rappresentano il 2,84% del totale degli impieghi.
Il costo del credito annualizzato1 a fine giugno 2010 è pari a 0,33% in forte riduzione, sia rispetto a fine giugno 2009 (0,71%), sia rispetto a fine 2009 (0,62%).
I mezzi propri civilistici comprensivi dell’utile di esercizio, sono pari a 1.780,1 milioni di euro (1.775,7 milioni di euro a fine giugno 2009).
Il core Tier 1 capital ratio si attesta a 8,5%. Il Total capital ratio è pari a 11,2%.
Al 30 giugno 2010 la struttura distributiva del Gruppo si articolava in 563 filiali, 42 centri imprese, 53 negozi finanziari. I dipendenti sono 5.657, i promotori finanziari con mandato 946 e 189 gli agenti finanziari Creacasa.
Le prospettive immediate del gruppo riflettono le permanenti incertezze ambientali e non comportano nella gestione caratteristica trend sostanzialmente difformi rispetto a quelli già emersi nel primo semestre. Si ha peraltro modo di ritenere che le criticità del contesto produttivo continueranno a manifestarsi con significativa intensità per l’intero 2010.
Altre informazioni
Credem, pur in un contesto di adeguata liquidità a livello di Gruppo, ha in fase di realizzazione un programma di emissioni di covered bond assistite da mutui residenziali del Gruppo per un ammontare massimo di 5 miliardi di euro. I fondi raccolti saranno destinati al normale svolgimento dell’attività bancaria e creditizia. La prima tranche, di circa un miliardo di euro, sarà emessa entro fine 2010. Il programma è curato da Barclays Capital e Société Générale Corporate & Investment Banking.
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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Paolo Tommasini dichiara ai sensi del comma 2 dell’art. 154-bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
NOTE:
1) calcolato come rapporto tra rettifiche su crediti del semestre, annualizzate, e la media degli impieghi a fine periodo;
2) i dati relativi al primo semestre 2009 riflettono gli effetti dell’allocazione della PPA definitiva relativa alle filiali acquisite da Banco Popolare e dal Gruppo Unicredit;
3) comprende i dividendi delle “attività finanziarie disponibili per la vendita” (partecipazioni non qualificate) e gli utili/perdite delle partecipazioni consolidate con il metodo del patrimonio netto;
4) comprende l’intero margine d’intermediazione di Abaxbank e Credemvita e la voce “altri oneri/proventi di gestione” al netto degli oneri/proventi straordinari;
5) calcolato come rapporto tra i costi operativi ed il margine di intermediazione;
6) la raccolta diretta comprende l’apporto delle società appartenenti al gruppo bancario, mentre la raccolta assicurativa comprende le riserve tecniche e le passività finanziarie di Credemvita valutate al fair value.