“L’Ospedale di Castelnovo Ne’ Monti sembra andare verso un declino che và ben al di là di alcuni disagi o alle dimissioni di uno stimato Professionista” – afferma il PDL di Reggio Emilia.
“Infatti, prendendo in esame quanto avvenuto dall’accorpamento della struttura ospedaliera montana (ex USL 13) con l’ASL di Reggio Emilia, si è proceduto ad un progressivo ridimensionamento dei posti letto, oggi pari circa alla metà, ed una riorganizzazione tendente alla riduzione dei servizi. Ne è un esempio l’accorpamento delle aree chirurgiche (Chirurgia ed Ortopedia) avvenuto pochi anni fa. Oggi si contano 18 letti (oltre 9 posti letto disponibili solo dal lunedì al venerdì), mentre in precedenza i letti disponibili erano complessivamente 35.
Discorso analogo vale per i posti letto dell’area Medica.
Inoltre – prosegue il PDL -, l’operatività della struttura è stata notevolmente ridotta negli ultimi tempi. Sempre più frequentemente i malati vengono trasportati a Reggio Emilia per interventi chirurgici prima garantiti nella sede montana: le dimissioni del primario Aguzzoli sembrano quindi un sintomo di questa situazione. A tutto questo si aggiungono le allarmanti voci riguardanti lo smantellamento del reparto di Cardiologia.
La politica sanitaria della sinistra risponde alla pratica diffusa in casa PD di diminuire i servizi, nascondendo il tutto dietro un restyling di facciata che mantenga inalterati e ben tutelati gli interessi delle sue lobbies e, al tempo stesso, controllando le informazioni e la risonanza esterna distribuendo posti e prebende.
A ciò si aggiunge il progetto imminente dell’ASMN di scorporare alcuni reparti dell’ospedale reggiano inserendoli in un progetto di ricerca con il conseguente “raddoppio” delle direzioni sanitarie.
Il Popolo della Libertà chiede conto a Errani e alla sua giunta di quanto sta accadendo e dei tagli che stanno facendo, in un silenzio insopportabilmente omertoso, sulla pelle dei cittadini. Pretendiamo- conclude il PDL – che vengano quantomeno mantenuti invariati i servizi sanitari della nostra montagna.
(PdL Reggio Emilia)