Sciopero degli addetti alle pubbliche affissioni giovedì 16 settembre per l’intera giornata con presidio previsto davanti all’ufficio Affissioni del Comune in piazza Manzoni 21 (c/o Stazione Piccola) dalle ore 10 alle ore 12.
La mobilitazione, che prevede un pacchetto di 3 giorni di sciopero a partire dal 16 settembre e poi anche il 17 e 18, è stata indetta dalla Filcams/Cgil per chiedere garanzie occupazionali per gli 8 lavoratori di Progetto Lavoro Scarl, la ditta che ha in subappalto il servizio affissioni da parte di Atcm, concessionaria a sua volta del servizio per conto del Comune di Modena.
L’appalto scade il 31 dicembre 2010 e con il nuovo appalto del servizio di riscossione tributi e affissioni (di cui si conoscerà l’esito il 4 ottobre) molte sono le incognite per i lavoratori attualmente impiegati nel servizio.
Non sono infatti previste tutele per gli 8 lavoratori che operano in regime di subappalto per conto di Progetto Lavoro e “Atcm – spiega Adriano Montorsi di Filcams/Cgil – ha già fatto sapere che, in caso di nuova aggiudicazione, intenderà risparmiare un congruo numero di euro. Tale risparmio – prosegue il sindacalista – si riverserà completamente sulle spalle della cooperativa che ha sino ad oggi gestito il servizio con due possibili conseguenze: l’impossibilità di proseguire nell’affidamento o il taglio del personale e del servizio stesso”.
“E’ quasi inevitabile prefigurare un nuovo subappalto gestito al totale ribasso – continua Montorsi – Questa situazione porrà i lavoratori, alcuni dei quali occupati in questa attività anche da 15 anni, di fronte al bivio se perdere il posto di lavoro o vedersi tagliare gli stipendi al limite della sussistenza mettendoli in grave crisi. I lavoratori denunciano con questa forma di lotta l’assenza di tutele nei loro riguardi”.
La Filcams/Cgil chiede dunque al Comune di Modena, che ad oggi si è reso disponibile ad un primo incontro esplorativo nel merito della questione, di intervenire con tutti i mezzi per preservare i posti di lavoro e le condizioni retributive dei lavoratori. Differente l’atteggiamento di Atcm che, a fronte delle legittime preoccupazioni sollevate dai lavoratori e dal sindacato Filcams-Cgil, non ha battuto ciglio e non ha ad oggi risposto alle richieste del sindacato, lasciando invece intendere che, all’occorrenza avrebbe già contatti con aziende disposte a lavorare a cifre sensibilmente inferiori, anche del 30-35%, rispetto alle attuali condizioni.
Filcams-Cgil Modena auspica un pronto intervento da parte di tutti i soggetti coinvolti, teso alla garanzia e tutela delle condizioni di lavoro delle 8 persone interessate.
(Filcams-Cgil Modena)





