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Si consolida il prestigio riscosso dal corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria

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La polemiche che stanno accompagnando l’avvio dell’anno scolastico non frenano la passione nei giovani, soprattutto nelle ragazze, per l’educazione dei bambini e l’insegnamento nella scuola primaria, come conferma l’esplosione di domande, tre volte in più rispetto alle disponibilità di accoglienza, ricevute dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia per l’ammissione al corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria.

Il corso di laurea a numero chiuso, promosso dalla facoltà di Scienze della Formazione in collaborazione con l’Università di Bologna, quest’anno ha fatto registrare, nonostante la riduzione di posti (- 50), un sorprendente incremento di richieste di partecipazione alla selezione per l’iniziativa didattica offerta dalla sede di Reggio Emilia. All’Ateneo, infatti, alla scadenza del 7 settembre, erano pervenute 464 domande di ammissione (398 l’anno scorso), che significano un aumento del + 16,58%.

Complessivamente per questo corso di studio, che prepara gli insegnanti di scuola materna ed elementare, attualmente denominate scuola dell’infanzia e scuola primaria, e che ha una durata di 4 anni con un biennio comune ed un biennio d’indirizzo (per la scuola materna o per la scuola elementare), sono disponibili 150 posti (erano 200 lo scorso anno), di cui 145 riservati a cittadini italiani, comunitari extracomunitari legalmente soggiornanti in Italia e 5 riservati a studenti extracomunitari residenti all’estero, 3 dei quali riservati a studenti cinesi nell’ambito del “Progetto Marco Polo”. Qualora i posti riservati agli studenti extracomunitari non fossero interamente utilizzati saranno messi a disposizione degli italiani, comunitari ed extracomunitari già soggiornanti.

“Il numero degli studenti immatricolabili a questo corso di laurea – commenta la Preside prof. ssa Roberta Cardarello – viene definito annualmente dal Ministero e comunicato a ciascuna università, sulla base del fabbisogno previsto di insegnanti a livello regionale e provinciale. Una quota alta, come quella di 150 posti, è dunque indice di una previsione di buona occupabilità dei nostri laureati di Scienze della Formazione Primaria, e per questo siamo soddisfatti dell’alto numero di aspiranti. Credo che l’interesse che si sta manifestando per i corsi di laurea della nostra facoltà dipenda sia dalla qualità culturale del curricolo, testata dalla più che decennale esperienza maturata, sia dalle lusinghiere valutazioni che sono emerse dalla graduatoria del CENSIS sulle facoltà italiane, che nel 2010 ci ha riconosciuto la terza posizione sul territorio nazionale. Del resto stiamo continuando, con iniziative molteplici, a rendere più stretti i nostri rapporti con il sistema scolastico ed educativo, e perciò a garantire agli studenti una formazione idonea al loro inserimento professionale”.

La prova

I candidati sono attesi alla prova del test di ammissione, che si svolgerà alle ore 11,00 di lunedì 20 settembre 2010 nelle aule della facoltà di Scienze della Formazione (viale Allegri 9) a Reggio Emilia. Gli studenti, tuttavia, dovranno presentarsi entro le ore 9,30, recando con sé la domanda-ricevuta firmata, l’attestazione del versamento del contributo spese richiesto (50,00 euro) e un documento di identità valido, per consentire l’espletamento delle procedure di identificazione e degli altri aspetti organizzativi. E a questo proposito si avvertono i candidati che non possono portare carta da scrivere, appunti, manoscritti, libri o pubblicazioni di qualunque specie e, soprattutto, telefoni cellulari.

Il test di ammissione, che si svolge contemporaneamente in tutte le sedi delle Università italiane, consiste in una prova composta di 80 domande a risposta multipla (di cui una sola esatta tra le 5 indicate) riguardanti argomenti di: cultura linguistica e ragionamento logico (40 quesiti); cultura pedagogico- didattica (18 quesiti); cultura letteraria, storico-sociale e geografica (11 quesiti) e cultura matematico-scientifica (11 quesiti). Per la loro soluzione i candidati avranno a disposizione due ore.

“Queste aree della prova – spiega la Preside prof. Roberta Cardarello – sono definite dal Ministero e valgono per tutte le sedi. La redazione materiale del test noi la affidiamo già da diversi anni ad una società specializzata di Milano, a cui ricorrono numerose università del nord Italia, e che ha già dato prova di buona professionalità, serietà, riservatezza e celerità”.

Per la prima volta oltre la metà dei candidati è locale

Sul piano generale, rispetto alla provenienza geografica, si registra un più elevato numero di studenti locali provenienti tanto da Reggio Emilia che da Modena (46,99% l’anno scorso e 52,80% nel 2010), ovvero oltre il 5% in più. In termini assoluti le presenze reggiane passano da 93 a 129 e quelle modenesi da 94 a 116. Scende, invece, in termini relativi la quota di “altri emiliano-romagnoli” (- 0,92%) e “fuori regione” (- 4,93%), anche se come presenze i primi saranno 8 in più rispetto al 2009 ed i secondi 1 in meno. Quanto agli stranieri quest’anno saranno 6 contro i 5 dell’anno precedente.

Sempre riguardo alla provenienza c’è da osservare che i candidati vengono da 47 differenti province di 14 regioni italiane. Gli stranieri, invece, da 5 paesi: Albania, Grecia, Iran, Bosnia Erzegovina e Brasile.

Dominano le femmine

A conferma che le attività educative continuano ad essere appannaggio e sbocco occupazionale soprattutto per le donne, basta guardare la suddivisione anagrafica dei candidati: le femmine sono 436 (93,96%), mentre la rappresentanza maschile è affidata ad una sparuta pattuglia di 28 ragazzi (6,04%).

Tanti gli adulti tra gli aspiranti

Praticamente stabile la quota di neodiplomati che sono 142 (30,60%). Anagraficamente i candidati con meno di 20 anni sono 119 (25,65%), mentre cresce il numero di coloro che hanno un età compresa tra 20 e 25 anni, che sono 116 (erano 82 nel 2009), pari al 25,00% (+ 4,40%). C’è poi un’altra quota decisamente maggioritaria che si colloca nella fascia di età compresa tra i 25 ed i 40 anni, pari a 211 candidati (45,47%), in leggero aumento rispetto al 44,97% di un anno fa. Altri 18 candidati (3,88%) hanno, infine, più di 40 anni.

“Questo dato che contribuisce ad innalzare l’età media dei candidati – commenta la Preside prof. ssa Roberta Cardarello – va collegato al dato della seconda laurea: si iscrivono al corso molti giovani già laureati (in genere entra una percentuale intorno al 25 % degli ammessi)”.

Posti in soprannumero

Senza sostenere la prova di accesso possono immatricolarsi in soprannumero fino al 29 ottobre 2010, i docenti delle Scuole Pubbliche Materne ed Elementari, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato alla data di entrata in vigore delle legge 19/10/1999 n. 370.