Obiettivo centrato: gli incassi della Festa provinciale del Pd modenese superano quelli preventivati e non si discostano da quelli dello scorso anno. E’ quanto emerge da un primo, sommario confronto tra le entrate di quest’anno e quelle messe a preventivo.
Rispetto al 2009 poi, a parità di giornate, l’incasso di questa terza edizione della Festa sfiora i 2 milioni 800 mila euro contro i 2 milioni 830 mila euro del 2009. L’anno scorso la manifestazione fu però prolungata di una settimana – a causa del maltempo – e solo grazie a questa “coda” le entrate si attestarono attorno ai 3 milioni 300 mila euro, con un risultato di gestione però inevitabilmente modesto (120 mila euro).
“Siamo soddisfatti – commenta il segretario provinciale del Pd Davide Baruffi – è un risultato che fa ben sperare sul risultato economico finale della festa. Ho motivo di credere che, tenuto conto dei tagli alle spese e dell’attenzione particolare che quest’anno abbiamo posto nella riduzione dei costi, alla fine riusciremo a centrare anche il secondo obiettivo, quello che conta davvero: un utile netto che ci ripaghi per gli sforzi fatti in questi mesi”. E negli obiettivi degli organizzatori c’e’ infatti quello di raddoppiare l’utile di gestione rispetto al 2009. Se anche questa previsione sarà in linea – ma per avere conti precisi occorrerà ancora tempo – allora l’intero bilancio 2010 del Pd provinciale potrà dirsi di svolta.
“Al di là dell’aspetto economico – aggiunge Baruffi – resta comunque la grande soddisfazione per l’andamento della Festa che ancora una volta ha visto la partecipazione di migliaia di cittadini e un confronto ampio sui grandi temi della politica, dell’economia e della cultura. La festa del Pd modenese si conferma l’appuntamento politico più significativo dell’intero quadro provinciale e, per rimanere in casa democratica, la seconda festa per dimensione in Italia dopo quella bolognese. Il merito va ai tanti volontari che, con passione e generosità, hanno reso possibile questo risultato. A loro – conclude il segretario del Pd – va il ringraziamento mio personale e quello di tutto il partito”.
Un peso determinante nel successo della Festa del Pd l’hanno avuto i ristoranti che hanno contribuito per quasi il 70 per cento al risultato finale. Poco più di 2 milioni di euro l’incasso totale, praticamente lo stesso risultato dello scorso anno. Buono anche il risultato dei punti ristoro che hanno totalizzato 232 mila euro contro i 212 mila dello scorso anno. In sensibile calo, invece, i bar e le gelaterie con 110 mila euro contro i 157 mila del 2009.
In leggera flessione anche la libreria che passa dai 177 mila euro dello scorso anno ai 154 mila euro di quest’anno. Segno evidente che la crisi costringe a tagliare innanzitutto le spese per la cultura. Una leggera flessione si registra anche negli incassi dei parcheggi (140 mila euro contro i 149 mila del 2009) il che equivale, probabilmente, a una seppur minima flessione delle presenze complessive alla festa. Ma si tratta di un calcolo approssimativo visto che in molti hanno preferito raggiungere Ponte Alto in autobus o in bicicletta. Tra i ristoranti più gettonati il Family (poco meno di 270 mila euro di incasso), il Falò (260 mila euro), il Vignola (252 mila) e il Pescatore (217 mila).
Sono andate molto bene le sottoscrizioni volontarie, passate dai 9 mila euro del’anno scorso agli oltre 14 mila di quest’anno. In crescita anche le sottoscrizioni a premi (67 mila euro contro i 56 mila del 2009). Circa diecimila persone hanno partecipato a una cinquantina tra iniziative politiche e presentazioni di libri.
Ingenti le quantità di cibi e bevande consumati nel corso della Festa: 9 tonnellate di costate; 3 tonnellate di spiedini; 2 di coppa fresca e di lombata; 8 quintali e mezzo di prosciutto; 7 di pancetta; 2 tonnellate di riso, 8 quintali di spaghetti; 2mila litri di latte; 36 mila litri di vino; 30 mila litri di birra e oltre 100 mila litri di acqua minerale.