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Thomas Casadei (PD): La notte dei ricercatori (nella speranza che torni a splendere il sole)

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Il 24 settembre 2010 in tutta Europa e per tutta la notte i ricercatori sono protagonisti. L’iniziativa Notte dei ricercatori è promossa dalla Commissione Europea e, per il secondo anno consecutivo in Emilia-Romagna, il progetto “Everyday Science” mira ad avvicinare il pubblico al mondo della ricerca.

Mai come quest’anno sarà necessario far sentire la nostra vicinanza, per continuare a denunciare i tagli alla cultura,, ai saperi, alla scuola e all’università messi in atto dal governo della destra e per ribadire l’importanza di riattivare investimenti su istruzione e ricerca. In un periodo storico in cui tutti i Paesi europei, senza distinzione di colore politico, per contrastare la crisi economica decidono di investire ingenti somme di denaro su scuola, ricerca e innovazione, in Italia la situazione è totalmente differente. Secondo il recente rapporto dell’OCSE, nel nostro Paese la spesa per l’istruzione è molto sotto la media OCSE, se calcolata rispetto al PIL, i docenti hanno salari bassi e progressione stipendiale lenta; mentre le ore di scuola sono tante e i risultati di apprendimento scarsi.

Ecco perché il 24 settembre 2010 le piazze, le università e i centri di ricerca della regione, sono animate da ricercatori che per una sera saranno a disposizione di grandi e piccoli per parlare di scienza. Sette le città coinvolte nella nostra Regione: Bologna, Cesena, Faenza, Ferrara, Modena, Reggio Emilia e Ravenna.

L’iniziativa è patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna e dall’Ufficio Scolastico Regionale ed realizzata grazie al supporto attivo di Comuni e Province delle città sede delle iniziative, istituti di ricerca presenti sul territorio, associazioni e imprese private.

Un bel segnale che apre spiragli di speranza in una fase storica del paese che rischia di consegnare generazioni intere alla rassegnazione e alla sfiducia.