La consigliera comunale del Pd Giulia Morini declina l’invito rivoltole nei giorni scorsi dal consigliere Vittorio Ballestrazzi.
«E’ curioso che il consigliere Vittorio Ballestrazzi. dopo avermi coperta di aggettivi poco amichevoli, mi inviti ad aderire al suo mono-gruppo isolato e sconfessato sia da suoi elettori che da Beppe Grillo. Naturalmente declino l’invito perché i toni e gli argomenti utilizzati in Consiglio dal collega Ballestrazzi non hanno nulla a che fare con i temi dell’ambiente ed in generale non vedo traccia di “ambientalismo scientifico” che invece è la mia metodologia di lavoro.
Io sto bene nel Partito Democratico all’interno del quale cerco di portare sensibilità e approcci nuovi peraltro spesso condivisi con i colleghi del mio gruppo che, a differenza da quanto sostiene Ballestrazzi, sono persone preparate e libere. E’ uno dei cardini del mio mandato elettorale: le persone mi hanno votata per questo. Cerco di essere coerente con le mie idee quando voto le mozioni, ma il giudizio sulla mia coerenza spetta ai cittadini, agli elettori del Pd e al mio gruppo e non a consiglieri con storie politiche, diciamo così, variegate e complesse quanto a passaggi di partiti e movimenti.
La strategia del collega, fondata su offese gratuite e palesi menzogne non mi farà cambiare di una virgola le mie idee: se condivido una mozione la voto, se non la condivido o la ritengo priva di effetti non la voto. Non capisco neanche perché voglia accrescere ulteriormente il suo gruppo – già molto folto – visto che sistematicamente con lui votano quei sinceri ambientalisti del gruppo del PdL e della Lega.
Il Pd e la sottoscritta dialogano con chi si mostra educato, disponibile e desideroso di trovare delle soluzioni. Se non c’è questo è solo tattica, teatrino per farsi un po’ di pubblicità».