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Il Coordinamento Precari Scuola di Modena rilancia la lotta

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Il Coordinamento Precari della Scuola di Modena contesta i dati sui tagli diffusi dalla Cisl Scuola. La Cisl parla di “186 precari modenesi che hanno perso il lavoro”, di cui “31 della scuola primaria e 46 docenti delle scuole superiori”. Si tratta di un dato al ribasso: i tagli sono stati molto più consistenti di quanto vuole far credere la direzione provinciale della Cisl Scuola. In particolare, è veramente fantasioso il dato relativo alle Scuole superiori dove, a causa della cosiddetta “riforma”, sono almeno il triplo i docenti rimasti senza lavoro. Probabilmente la direzione provinciale della Cisl si dimentica che ai docenti che non hanno rinnovato il contratto di lavoro in occasione delle nomine di fine agosto vanno aggiunti i precari privi di abilitazione delle graduatorie di istituto, che hanno visto svanire la possibilità di essere chiamati per le supplenze. Inoltre, va considerato che molti precari sono stati costretti a sottoscrivere contratti di pochissime ore (tre, quattro, addirittura due ore!) per non perdere il diritto al completamento dell’orario: questi precari, che percepiranno un salario inferiore al sussidio di disoccupazione, sono forse considerati dalla Cisl “assunti”?

Il Coordinamento Precari giudica inoltre gravi, ma emblematiche, le dichiarazioni di Giorgio Siena, il responsabile provinciale del Forum provinciale PD sulla scuola: Siena propone il “passaggio delle scuole e degli insegnanti alle Regioni, scuole autonome, valutazione degli istituti”. I precari si battono da anni contro la regionalizzazione dell’istruzione voluta dalla Lega: il Pd, che a parole afferma di voler difendere la scuola pubblica, dimostra di perseguire lo stesso obiettivo: smantellamento dell’istruzione pubblica, accelerazione di quei processi – come la regionalizzazione – che accelerano i fenomeni di privatizzazione. La stessa richiesta di “valutare gli istituti” sappiamo bene cosa significa in un momento in cui la Scuola subisce tagli miliardari: ulteriori decurtazioni per la maggioranza degli istituti, scarse briciole per pochi altri (magari quelli che dimostrano più “efficienza” nel caricare di lavoro non retribuito i lavoratori della scuola). Le dichiarazioni del Pd dimostrano che, al di là delle parole, i partiti del centrodestra e quelli del centrosinistra portano avanti anche nella Scuola politiche molto simili, dando ormai per scontato il licenziamento di massa dei precari.

Il Coordinamento Precari della Scuola rilancia invece la mobilitazione. Nell’esprimere solidarietà al prof. Francesco Mele del Meucci di Carpi (che è stato sanzionato ingiustamente dal Dirigente Scolastico) e a tutti i colleghi che subiscono prevaricazioni da parte dei dirigenti, stiamo presentando in tutte le scuole l’ordine del giorno approvato dall’assemblea Rsu degli Istituti superiori di Vignola (riportato qui sotto), con il quale i docenti si impegnano a rifiutare e bloccare la didattica aggiuntiva. Nuove manifestazioni e scioperi sono previsti per le prossime settimane.

(Fabiana Stefanoni, portavoce del Coordinamento Precari Scuola di Modena)