Sebbene il centro storico sicuramente non goda di grande salute, apprendo con favore che il controllo su questa zona è stato intensificato. Utile, ma non sufficiente evidentemente, a dimostrazione di come sia anche un problema di frequentazione: ovvero se le strade fosse più piene di gente, i problemi e quindi anche le forze necessarie, sarebbero minori.
L’altra notizia interessante è la diminuzione dei reati a Modena: dati della Prefettura. Però due sono le riflessioni, la prima legata al fatto che dopo un po’ per certi reati si finisce per non denunciarli più. Quindi il dato potrebbe in parte essere viziato da questo. Ma non è l’aspetto più interessante della questione, quanto il fatto che invece ci sono aree che di questa diminuzione non hanno avuto nessun sentore Vedi il problema di via Gramsci e dell’effetto della vicinanza dell’Errenord a quest’area. Un fiume di soldi spesi e da spendere – si parla di 25 milioni di euro – per riqualificare una zona che invece non accenna a ridurre i propri problemi.
L’affossamento definitivo di progetti di privati, come il centro commerciale sull’area adiacente dell’ex Consorzio Agrario, ha messo una pietra tombale sulla possibilità che il maggior traffico di persone, l’area non più lasciata a se stessa, potessero quanto meno disturbare i traffici illeciti: del resto anche qui vale lo stesso discorso del centro storico. Non basta il controllo e la prevenzione con le forze dell’ordine, – che sono la base di partenza – ci vuole un circuito virtuoso di iniziative coordinate che consentano al quartiere di rivivere quotidianamente, e non di manifestazioni spot, che lasciano poi le persone nelle stesse condizioni precedenti.
Se nasceranno infatti nuovi palazzi e di nuovo piccoli negozi, chi impedirà a questi di diventare altri casi come l’Errenord?
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)