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PRC e PdCI Modena sulla vendita delle azioni Hera

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In questi giorni il Comune di Modena ha venduto alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena azioni Hera per un valore di 17 milioni di ?. Il Sindaco Pighi giustifica tale scelta con la necessità di aggirare i vincoli finanziari del patto di stabilità e rispettare il decreto Ronchi che prevede un abbassamento delle partecipazioni pubbliche nelle multiutility sotto il 40% entro il 2013.

Non condividiamo questa scelta e avanziamo le seguenti 3 riflessioni, a partire dal presupposto che le azioni Hera non sono il salvadanaio del Sindaco ma rappresentano i beni comuni dei cittadini.

1) Il Sindaco di Modena Giorgio Pighi afferma che la vendita delle azioni Hera è necessaria per rispettare quanto disposto dal decreto Ronchi. Ci permettiamo di ricordargli che sono state raccolte 1milione400mila firme per un referendum a difesa dell’acqua pubblica, e che questo referendum va ad abrogare proprio quel decreto Ronchi che il Sindaco ha tanta fretta di onorare. Forse un pò più di rispetto per i 18.500 modenesi che hanno firmato per il referendum sarebbe stato opportuno.

2) Ancora una volta si interviene per “aggirare” il Patto di Stabilità. Non è la prima volta, e non lo fa solo il comune di Modena. Sono anni ormai che assistiamo a privatizzazioni, svendite, esternalizzazioni, creazione di società patrimoniali e via dicendo. Spesso con sensibili costi aggiuntivi per i cittadini, con inevitabili mutilazioni della capacità di governo pubblico da parte delle assemblee elettive, e con risicate economie in genere ricavate sulla pelle dei lavoratori. Gli unici a guadagnarci sono i vari advisor e manager di alto livello, sempre generosamente retribuiti per gestire questi passaggi. Ma a questo punto la domanda sorge spontanea: perché fare un Patto (di stabilità) se poi si fa di tutto per aggirarlo? Forse è meglio andare oltre.

3) Quanti bilanci potrà ancora fare il Comune con operazioni di questo genere? Quale ruolo si pensa dovrà avere nel futuro l’Ente locale? Sindaci e Assessori dovrebbero ricordarsi che i Comuni non finiscono col loro mandato.

(Stefano Lugli, segretario Federazione PRC Modena – Massimiliano Desiante, segretario Federazione PdCI Modena)