Non credo che le strade della zona della Pomposa debbano tornare vuote, credo però che le frequentazioni dovrebbero migliorare, e che il controllo dovrebbe essere migliore. Per tutto il centro storico vale lo stesso discorso appena fatto: ho sempre sostenuto che le strade piene di gente sono un naturale deterrente a chi vuole delinquere, o tenere comportamenti antisociali. Ma la scelta dei locali da aprire, non è indifferente, come non lo è avere una notevole concentrazione di posti per giovani in un’area ristretta. Questo stato di cose si scontra con la tranquillità che i residenti chiedono, e con la possibilità di controllare meglio quanto accade. Dunque ancora una volta torniamo ad un tormentone che è quello del progetto complessivo sul centro storico che manca: ci sono zone perennemente vuote, e altre troppo frequentate e in maniera troppo rumorosa. Una macchia di leopardo che non soddisfa nessuno. Se dunque è sensato invitare ad un po’ di tolleranza nel fine settimana chi abita in zona Pomposa, diverso è quando sotto casa si assiste a risse violente, o quando al mattino si trovano sorprese spiacevoli nei portoni delle case o davanti alle vetrine dei negozi.
Il centro di Modena è il salotto dei modenesi e non solo, cominciamo a pensarlo come tale, e oltre a controllo e alla repressione, facciamo un vero progetto, cominciando a pensare: chi vogliamo che arrivi in centro storico, come, a vedere cosa, con quali orari, e cosa deve trovare quando arriva.
Rispondendo a queste domande avremo la via tracciata. Procedendo a tentoni al contrario avremo queste incongruenze che lasciano tutti scontenti.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)