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La Pietra di Bismantova entra definitivamente nel Parco

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Attraverso un impegnativo documento di indirizzi, approvato all’unanimità dal Consiglio comunale su sollecitazione del gruppo PD, Castelnovo ne’ Monti ha elaborato e disegnato una visione del ruolo e della funzione della Pietra di Bismantova dentro il Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e in relazione al contesto storico, culturale, sociale ed anche economico del territorio del medio Appennino. Si è trattato di un passaggio di grande rilevanza, dal momento che per la prima volta l’argomento del rapporto della comunità castelnovese con la “sua” Pietra, è stato affrontato in tutti i suoi aspetti e con la consapevolezza di una rinnovata attenzione nazionale al destino di un bene che, con il definitivo ingresso nel Parco, ha conferito agli enti interessati alla sua gestione una ulteriore quota di responsabilità.

E infatti il sindaco di Castelnovo, Gianluca Marconi, saluta “con grande soddisfazione l’approvazione all’unanimità dell’ordine del giorno legato all’ingresso a titolo definitivo, avvenuto con la firma del presidente Napolitano, della Pietra di Bismantova nei confini del Parco Nazionale, è davvero un motivo di grande soddisfazione. Essa segnala infatti una unità di intenti di tutto il Consiglio comunale per mettere ancor più in luce il valore di questo straordinario monumento naturale all’interno del Parco, nelle sue valenze ambientali, storiche, religiose, legate alla tradizione popolare, turistiche, sportive. Valori che sono ben compresi e sostenuti da tutte le forze politiche, senza distinzioni. Non si tratta di un semplice passaggio istituzionale e formale, ma grazie al nuovo piano pluriennale economico e sociale del Parco, ora per Bismantova si aprono importantissime prospettive di tutela e valorizzazione: per realizzarle pienamente collaboreremo assiduamente con l’Ente nazionale, con la quale c’è piena identità di vedute”.

Il documento, come sottolinea il sindaco, e gli indirizzi che vi sono contenuti, sono stati elaborati insieme al Parco e grazie a ciò si sono poste le basi per inaugurare finalmente delle politiche concrete per un territorio di eccellenza, che svolge una pluralità di funzioni che devono essere tutte salvaguardate in un equilibrio rispettoso di ciascuna e dell’ambiente unitario prima di tutto.

Politiche e azioni concrete di cui parla il direttore del Parco Nazionale, Giuseppe Vignali: “Già nelle prossime settimane sarà installata una nuova segnaletica realizzata in collaborazione con il Servizio geologico della regione Emilia – Romagna. Ci sarà una nuova cartografia che individuerà i sentieri e le emergenze, soprattutto geologiche ma senza tralasciare quelle paesaggistiche, storiche, culturali, archeologiche. Inoltre, in collaborazione con la Lipu, saranno realizzati pannelli sulla presenza dell’avifauna, sulle modalità di comportamento. E’ poi previsto un intervento – che attueremo in compartecipazione con il volontariato – su boschi e praterie. Lo sfalcio dei prati sommitali e il diradamento selettivo vogliono ripristinare e mettere in evidenza gli elementi paesaggistici caratteristici della Pietra e utili anche al miglioramento della fruizione”.

“Una fruizione o, meglio, tante diverse fruizioni della Pietra, che si sono nel tempo affiancate e sovrapposte le une alle altre e che, tutte, devono comunque fare i conti con il “profondo, permanente e unitario significato che la Pietra di Bismantova ha avuto nella storia, nella cultura religiosa e civile, nella letteratura e nell’arte, nella tradizione popolare, nell’economia agricola, silvicola e pastorale delle comunità residenti.”

Un concetto espresso dal documento e al quale è particolarmente legato il presidente del Parco, Fausto Giovanelli, che saluta con entusiasmo la delibera di Castelnovo Monti: “Sono passati solo tre mesi dal decreto con cui la Pietra di Bismantova è diventata pienamente e senza riserve territorio del Parco. E’ un fatto importantissimo registrare questa immediata conseguenza istituzionale e politica su una visione d’insieme della sua protezione e degli usi da promuovere. Il Consiglio comunale – da sottolineare, all’unanimità – e il Parco hanno definito una vera e propria strategia di conservazione e valorizzazione che si tradurrà entro brevissimo tempo in azioni concrete”.