Vincitore di 2 Grammy Award e considerato da gran parte della critica mondiale il più grande batterista latin jazz vivente, Horacio “El Negro” Hernandez al Baluardo della cittadella, giovedì 21 ottobre ore 21.30, presenterà il progetto “Italuba”.Intuibile, ITALUBA è la sintesi di Italia e Cuba, neologismo ideato dal batterista cubano per siglare un gemellaggio che porta nel cuore dai tempi del suo soggiorno italiano nella prima metà degli anni ’90. Nei tre anni romani (dal 90 al 93), El Negro, ebbe modo di incentivare lo studio dello strumento perfezionandosi a dovere per la successiva trasferta negli Stati Uniti che lo lanciò nell’empireo dei batteristi moderni. Tornato in Italia, nel 2003 assembla un quartetto con 3 musicisti cubani residenti in Italia unendo le loro doti musicali: Amik Guerra alla tromba, Ivan Bridon al pianoforte e Luis Manresa al basso, il gruppo ha all’attivo due dischi e numerose tournée europee.
Straordinario batterista, compositore di improvvisazione, e leader all’avanguardia della musica cubana, El Negro ha fortemente influito e condizionato la musica popolare latina degli ultimi dieci anni. El Negro è un percussionista che si colloca a pieno diritto nel filone centro e sud-americano del jazz, il cosiddetto jazz latino; anzi, in questo genere di musica pochi possono vantare riconoscimenti e collaborazioni eccellenti come le sue.
Nato e cresciuto in una famiglia con un ricco patrimonio musicale e profondamente radicata nella musica tradizionale cubana e nelle correnti del jazz americano, il talento immenso che El Negro possedeva divenne evidente all’inizio della sua vita musicale. All’età di dodici anni, El Negro è stato accettato dalla prestigiosa Escuela Nacional de Arte, dove si è diplomato in batteria e percussioni, in cui ha studiato con i migliori insegnanti cubani, tra cui Fausto Garcia Rivera, egli stesso un allievo di Laurence Stone ed Enrico Adler, Enrique Pla, il batterista del gruppo pionieristico, Irakere, e Santiago Reiter, il più influente della moderna batteria e percussioni cubane. Collabora con numerosi artisti cubani ed internazionali del calibro di Dizzy Gillespie e con Gonçalo Rubalcaba, sviluppando la sua particolare tecnica percussiva miscelando elementi afro-cubani con il jazz. Nel 1990 si trasferisce a Roma e lavora con Pino Daniele, Steve Turre, Gary Barts, Gary Smulyan, Mike Stern e fonda il gruppo Tercer Mundo. Nel 1993 approda a New York e da subito entra in un circuito importante, di collaborazioni prestigiose: partecipa alla colonna sonora del film “Two Much”; compare tra i protagonisti del memorabile concerto di Chucho Valdez intitolato “Irakere West” a San Francisco; suona con Tito Puente nel gruppo Tropi-Jazz All Stars. Nel 1997 con l’album Havana vince un Grammy Award come miglior disco nella categoria Latin Jazz. Nello stesso periodo, sempre come batterista, partecipa al tour mondiale di Carlos Santana. All’inizio del 1999 la rivista Modern Drum lo elegge come Drummer of the year 1997. Per anni è stato il batterista del pianista Michel Camilo con il quale ha vinto un premio Grammy nel 2005. Ha vinto un altro Grammy come miglior album di Latin Jazz con il disco “Listen Here” di Eddie Palmieri
Giovedì 21 ottobre ore 21.30: Horacio “El Negro” Hernandez 4et “Italuba”. Horacio Hernadez: batteria, Amik Guerra: tromba, Ivan Bridon: pianoforte, Luis Manresa: basso. Inizio concerto alle ore 21 e 30. Apertura locale e biglietteria ore 20 e 30.