L’interpellanza presentata in Consiglio provinciale dal Consigliere Dante Mazzi sulle vicende di Ghanacoop, società cooperativa costituita nel 2005 per il commercio all’ingrosso di frutta, che risulta in scioglimento e liquidazione dal 7 settembre 2009.Modena, 20 ottobre 2010
Al Presidente del
Consiglio Provinciale di Modena
Ghanacoop, un progetto mondiale finito in liquidazione
INTERPELLANZA
(con possibilità di dibattito)
Il sottoscritto Dante Mazzi, consigliere provinciale del Gruppo PdL,
premesso
che Ghanacoop, società cooperativa costituita nel 2005 per il commercio all’ingrosso di frutta, risulta in scioglimento e liquidazione dal 7 settembre 2009;
ricordato
– che il progetto Ghanacoop ha radici a Modena e a Gomoa Simbrofo, piccola e poverissima realtà a meno di cento chilometri da Accra, la capitale del Ghana. A Modena, infatti, dove i ghanesi residenti sono circa quattromila è nata con il sostegno dell’Organizzazione Internazionale per le Immigrazioni (OIM), la prima cooperativa in Italia costituita da un’intera comunità di migranti;
– che a Gomoa Simbrofo era stata creata l’azienda agricola per la produzione delle ananas distribuite in Italia dalla cooperativa e certificate dal marchio internazionale Fairtrade, che garantisce i prodotti del commercio equo e solidale;
– che tale progetto è stato realizzato con la collaborazione della cooperativa sociale Arcadia e con il sostegno di Provincia di Modena, Confcooperative, Cisl ed Emilbanca;
– che Ghanacoop godeva della stima e degli appoggi di diversi Istituzioni modenesi, la Provincia di Modena in testa, oltre a Confcooperative, Cisl, Comune di Modena, Regione Emilia Romagna, Comuni di Castelfranco, Formigine, Carpi, San Cesario e Nonantola, con i quali aveva negli anni collaborato e dal 2006 contribuito alla diffusione di quelle ananas diventate un simbolo del progetto di cooperazione internazionale;
– che da quando nel 2006 cominciò la commercializzazione delle famose ananas Ghanacoop divenne il fiore all’occhiello del multiculturalismo modenese, un punto di riferimento per i progetti di cooperazione internazionale e tutta Italia prese come esempio questa esperienza nata a Modena;
– che l’11 maggio 2006 il presidente di Ghanacoop, insieme ad una delegazione modenese di cui faceva parte anche l’assessore Alberto Caldana in rappresentanza della provincia di Modena, presentò il progetto anche alle Nazioni Unite a New York, nell’ambito del percorso di preparazione dell’assemblea generale dell’Onu dedicata al dialogo sulle migrazioni internazionali e sui processi di sviluppo;
– che in seguito furono sviluppate nuove iniziative commerciali e di solidarietà e il consolidamento del rapporto di collaborazione e sostegno delle Istituzioni, tra cui la Provincia di Modena, e del mondo finanziario-imprenditoriale fu suggellato con la visita al villaggio di Gomoa Simbrofo e alle circa 700 famiglie impegnate nella produzione di ananas;
– che lo stesso Kofi Annan, quando venne a Modena nel 2007 ai funerali di Pavarotti, aveva voluto parlare con i vertici di Ghanacoop, protagonisti anche di un servizio televisivo della CNN;
appreso
– che all’origine delle cause che hanno portato alla richiesta di scioglimento e liquidazione di Ghanacoop ci sarebbe anche una truffa di circa un milione di euro;
– che ci sarebbe tuttavia un piano di salvataggio idoneo al rilancio dell’attività e del progetto;
tenuto conto
del ruolo attivo svolto dalla Provincia per promuovere il progetto e attuare anche iniziative di solidarietà nell’ambito della cooperazione internazionale;
ritenuto
che la Provincia abbia l’obbligo morale di porre in essere tutte le azioni necessarie a fare chiarezza su un progetto mondiale finito in liquidazione;
INTERPELLA
il Presidente per sapere:
1. se è a conoscenza della richiesta di scioglimento e liquidazione di Ghanacoop;
2. l’ammontare totale delle perdite della società, ovvero quali altri voci negative siano da aggiungere al milione di euro della presunta truffa;
3. le azioni e le risorse impiegate dalla Provincia per la promozione del progetto Ghanacoop e l’attuazione delle collaterali iniziative di solidarietà nell’ambito della cooperazione internazionale;
4. se e quali conseguenze negative abbiano subito i soci e i dipendenti Ghanesi residenti in Italia per effetto della liquidazione di Ghanacoop;
5. se sia cessata anche l’attività dell’azienda agricola di Gomoa Simbrofo con la conseguente perdita del lavoro per le circa 700 famiglie del villaggio ghanese;
6. lo stato dei collaterali progetti di solidarietà attuati nell’ambito della cooperazione internazionale;
7. se e con quali azioni intenda intervenire e procedere per contribuire ad accertare le cause e le responsabilità del fallimento di un progetto, che pare essere stato abbandonato anche da coloro che l’avevano promosso e sostenuto;
8. se e con quali azioni intenda intervenire per il possibile rilancio di Ghanacoop e la ripresa del progetto su cui avevano riposto la fiducia, e non solo, gli immigrati ghanesi, i loro connazionali in Ghana e per il quale sono stati investiti anche soldi pubblici.
Dante Mazzi