“L’evasione fiscale e contributiva è un dato di fatto anche in Emilia-Romagna. Nonostante sia una regione ‘virtuosa’ rispetto ad altre e con un diffuso civismo, culturalmente e non solo, non è immune dall’infedeltà fiscale”. Così Giorgio Graziani, responsabile della Cisl emiliano-romagnola.
Se l’evasione in Emilia-Romagna, secondo i dati Istat, è in linea con la media europea, Graziani sostiene che, da stima Cisl, “l’evasione contributiva (Irpef, Irap, Iva), al netto del lavoro irregolare che comunque da solo pesa quasi il 5% del pil, in regione è quantificabile in quasi il doppio dei tagli (oltre 700 milioni di euro) dichiarati dalla Giunta a seguito della manovra finanziaria 2011-2012”.
Pertanto, per il segretario generale regionale della Cisl “la lotta all’evasione è alla base della necessaria ed ineludibile riforma fiscale. Richiesta rilanciata con forza dalla grande manifestazione di Cisl e Uil del 9 ottobre –ribadisce- cui è seguito il primo risultato: l’apertura del tavolo in sede di governo con il primo incontro mercoledì 20 ottobre”. “In Emilia-Romagna –osserva Graziani- il contrasto all’evasione, oltre ad essere un’operazione culturale a favore della legalità, della giustizia sociale e del rilancio dei redditi da lavoro dipendente e da pensione, rappresenta una priorità anche in termini di sostenibilità economica per la stessa Regione, per le casse degli enti locali e quindi per la difesa dei livelli di qualità del welfare pubblico e sostegno alla ripresa dello sviluppo del territorio”.
Dunque “non si può solo calcolare l’effetto dei tagli –insiste il segretario regionale Cisl- bisogna andare a cercare le risorse là dove sono, tagliare gli sprechi e condurre la lotta all’evasione”.
Da qui la proposta della Cisl emiliano-romagnola per una lotta ‘senza quartiere’ all’evasione fiscale e contributiva, anche a livello regionale e locale.
Cominciando con lo sviluppare un maggiore coordinamento (l’Emilia-Romagna è l’unica regione in cui già esiste, ndr) ed azione congiunta tra tutti i soggetti istituzionali preposti ai controlli ed agli accertamenti, anche attraverso l’incrocio di tutte le banche dati disponibili.
Poi una reale ‘alleanza’ associativa tra le parti sociali, funzionale ad una nuova ed efficace collaborazione con le istituzioni e la costituzione dei consigli tributari in tutti i comuni oltre i 5 mila abitanti.
Infine, incentivi ulteriori per i soggetti istituzionali (Comuni, ma anche singoli funzionari preposti) che intensifichino la lotta all’evasione. Considerato che oggi, all’accordo anti evasione Anci ed Agenzia Entrate, per cui al Comune resta il 33% dell’evaso recuperato, aderisce soltanto il 60% dei Comuni della regione.
L’occasione per discuterne è il convegno ’Contro l’evasione fiscale e contributiva: insieme si può fare’, organizzato dalla Cisl emiliano-romagnola oggi a Bologna. All’iniziativa partecipano, tra gli altri, la vice presidente della Regione Simonetta Saliera, il presidente regionale Anci Daniele Manca, il direttore generale dell’Agenzia delle Entrate Antonino Gentile, il direttore regionale Inps Giuseppe Greco, il tenente colonnello Issmi comandante II gruppo tutela Entrate della Polizia di Bologna Corrado Loero, il segretario nazionale Cisl Maurizio Petriccioli.