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La polizia postale sgomina banda che clonava carte di credito

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Dopo un anno di approfondite e complesse indagini, nate dalla segnalazione della direzione di un noto albergo bolognese, la Polizia Postale emiliano romagnola ha sgominato una banda composta da cinque cittadini della Costa d’Avorio, tutti giovani tra i 29 e i 35 anni  e tra di loro anche una donna, i quali da circa tre anni avevano messo in piedi una diabolica truffa che aveva consentito loro di recuperare diversi milioni di euro attraverso la clonazione di carte di credito. Uno degli arrestati – un 31enne della Costa d’Avorio, receptionist dello stesso albergo da cui è partita l’indagine – era l’uomo chiave dalla truffa. Grazie alla disponibilità  dei dati delle carte di credito dei clienti comunicati all’atto del pagamento delle prenotazioni, poteva infatti procurarsi i ‘dati digitali’ dei clienti, mentre la moglie, 29 anni, ‘smistava’ le preziose informazioni agli altri membri della banda dislocati nelle province di Parma, Forli-Cesena e Novara.

A Forlì è stato arrestato un 33enne, a Parma un 32enne. Nel corso delle indagini la polizia postale ha eseguito 14 perquisizioni domiciliari e durante una di queste ha arrestato il quinto membro dell’organizzazione, un 35enne, trovato in possesso di numerosi codici riferibili a carte di credito.

La banda, dopo aver captato i dati delle carte di credito appartenenti soprattutto a stranieri che si accorgevano degli addebiti sui loro conti a distanza di tempo, li utilizzava per l’acquisto via internet di beni e servizi, soprattutto viaggi aerei e ferroviari, rivendendoli quindi a metà prezzo a propri conoscenti e complici che utilizzavano l’organizzazione come una vera e propria ‘agenzia di viaggi’.

Difficile stabilire con esattezza l’ammontare delle truffe. Considerando solo l’ultimo anno, gli inquirenti hanno calcolato una frode complessiva di diversi milioni di euro. I cinque arresti, disposti dal gip di Bologna Mirko Margiocco su richiesta el pm Rossella Poggioli che ha coordinato le indagini, sono stati eseguiti nei giorni scorsi.

Ventiquattro, in tutto, le persone sottoposte a indagini, di cui 13 facenti parte dell’associazione a delinquere ed altri 11 segnalati per ricettazione quali semplici acquirenti dei beni e servizi offerti dalla banda.