Un’ azienda bolognese che produce conglomerati bituminosi per asfalti, classificata dal Comune come industria insalubre di prima e seconda classe, avrebbe dovuto presentare alla Provincia un nuovo progetto di captazione dei fumi, contenente l’adeguamento delle emissioni di un camino.
Ne dà notizia il consigliere regionale Giovanni Favia (5 stelle) in un’interrogazione, ricordando che i residenti in prossimità dell’impianto avrebbero presentato, dal 2002 ad oggi, numerosi esposti per segnalare l’inquinamento atmosferico a cui sono soggetti.
L’azienda in questione – scrive Favia – fin dal dicembre 2002 avrebbe manifestato, in sede di osservazioni dell’approvando PIAE, la volontà di delocalizzare l’impianto ed avrebbe assicurato, il 20 febbraio 2008, di aver già effettuato tutti gli interventi ritenuti possibili per contenere gli svaporamenti diffusi, ma che non sarebbe risultato tecnicamente attuabile, per la vetustà dell’impianto, progettare ulteriori miglioramenti compatibili con la gestione in sicurezza dello stesso impianto.
Arpa, nel dicembre 2009, – afferma il consigliere – avrebbe effettuato una campagna di monitoraggio dell’aria nella zona circostante, da cui sarebbe emerso che le concentrazioni di polveri in prossimità dell’impianto sono più elevate di quelle rilevate dalle centraline poste in aree urbane densamente trafficate.
Favia chiede quindi alla Giunta regionale se sia stato individuato un sito per la delocalizzazione dell’azienda e quali siano i tempi previsti per lo spostamento, se ritenga che l’attuale impianto stia operando in regime di regolarità, se vi siano state segnalazioni di disturbi o danni alla salute dei cittadini residenti nelle zone limitrofe o degli addetti all’impianto e quale sia la qualità dell’aria, del suolo, delle acque e dell’ambiente in genere nell’area circostante.