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A Bologna conversazione di Open Design Italia

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La sinergia tra chi disegna un oggetto e chi lo costruisce, il designer come produttore della propria opera, le attività di una “casa editrice” in cui l’oggetto di design è curato a 360 gradi. Sono gli argomenti all’ordine del giorno per la prima delle conversazioni sul design promosse da Open Design Italia, il festival dedicato all’autoproduzione e alla creatività. Venerdì 29 ottobre alle ore 18.00, all’Urban Center di Bologna (piazza Nettuno 3, ingresso gratuito), gli interventi di Jacques Toussaint e Sergio Paolin.

Designer noto al pubblico internazionale, Toussaint racconta la sua esperienza di fondatore di una “società di edizioni” per il design, l’azienda Atelier, strutturata come un laboratorio in cui l’oggetto di design viene curato in ogni sua fase: dalla progettazione alla realizzazione fino alla commercializzazione. Sergio Paolin, titolare di un’azienda di prodotti in carta riciclata (www.arbos.it), affronta invece il rapporto tra design e artigianato in un intervento che esplora la collaborazione tra il disegnatore e il produttore. La conversazione è moderata dalla giornalista di Ottagono Valentina Croci.

Venerdì 29 ottobre segna anche l’inizio della “caccia al designer”, un ciclo di esposizioni nei negozi e nei ristoranti del centro storico di Bologna. In mostra gli oggetti in bottiglie di vetro riciclato della linea autoprodotta Coscolleciton, firmata Antonio Cos (da Martino Design), le installazioni e le sedute disegnate da Jacques Toussaint (rispettivamente da Twinside Bistrot e da Tc interni) i complementi d’arredo di Zp studio (da Fabricafeatures e De Diseno), le collezioni di sedie disegnate da Emilio Nanni per NovencentoundiciBilliani, Cattelan Italia e Lamm (da Canetoli 1850 e Inde de le Palais). E ancora, le originali sedute di Gio Tirotto (presso Art to design), le soluzioni per l’illuminazione e l’arredo di Valerio Sacchetti (da Victim design) e gli specchi lavorati e i “gioielli d’erba” di Rocco Osgnach (presso Le Stanze), mentre Francesca Pasquali propone gioielli-scultura in materiali industriali (da Crete-pièce unique).

In programma per la mattina di venerdì (a partire dalle 9.30) anche il workshop “Playplace”, una “trasformazione” della centralissima piazza Verdi in giardino, salotto o campo da gioco grazie ad arredi autocostruiti con materiale di recupero. L’appuntamento, organizzato dall’architetto e designer Luca Poncellini in collaborazione con l’Urban Center, è riservato agli alunni dell’istituto d’arte di Bologna e ai cittadini del laboratorio partecipato su piazza Verdi.

Ideato dall’architetto Elena Santi e organizzato da La Pillola e Leedesign, in collaborazione con l’Ufficio giovani d’arte del Comune di Modena e con Iceberg-giovani artisti a Bologna (il progetto dell’Area Cultura del Comune di Bologna), Open Design Italia continua fino al 21 novembre con esposizioni, conversazioni sul design e iniziative nelle città di Bologna e di Modena. Evento centrale del festival, una mostra-concorso di giovani talenti in programma dal 19 al 21 novembre al Foro Boario di Modena.

Open Design Italia è patrocinato da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia Romagna, Provincia di Modena, Provincia di Bologna, Comune di Modena, Comune di Bologna, Ordine degli Architetti di Modena, Ordine degli Architetti di Bologna. Media partner: Area, Archinfo, Living24,US Ufficiostile, Busta, Ottagono.

Per informazioni: Open Design Italia, sito www.opendesignitalia.net, e-mail info@opendesignitalia.net