Analisi dei settori produttivi, delle strategie d’impresa e delle politiche economiche. Queste sono alcune delle materie di studio della “China and Italy School of Policy” la prima Scuola italiana di formazione rivolta a funzionari di governo cinesi. L’incontro che si terrà oggi a Bologna, a Palazzo Magnani, sede di UniCredit, che da quest’anno è partner sostenitore dell’iniziativa, si inserisce nell’ambito del programma della Scuola con l’obiettivo di illustrare alla delegazione cinese l’attività del Gruppo e fornire un quadro dello scenario macroeconomico dell’Italia e dell’Europa. Per l’occasione la splendida Sala dei Carracci ospiterà la giornata di formazione alla quale prenderanno parte 25 funzionari dell’Amministrazione del Guangdong.
La Scuola, nata nel 2006, è diretta dal professor Marco R. Di Tommaso della Facoltà di Economia dell’Università di Ferrara, ed è promossa dall’Università di Ferrara in collaborazione con il Ministero degli Esteri italiano e da c.MET05 (Centro Interuniversitario di Economia Applicata delle Università di Ferrara, Firenze e Politecnica delle Marche).
L’istituto si rivolge a funzionari di governo cinesi e offre programmi di formazione avanzata in materia di analisi dei settori produttivi, delle strategie d’impresa e delle politiche economiche. I corsi sono promossi dall’Università di Ferrara con il patrocinio del Ministero Affari Esteri. I percorsi formativi si tengono in Italia e sono realizzati in collaborazione con una rete di atenei, istituzioni e imprese italiane e cinesi.
Prima esperienza del genere in Italia, la “China and Italy School of Policy” è un’iniziativa innovativa per formato e contenuti che contribuisce a rafforzare il dialogo tra Italia e Cina offrendo opportunità di confronto tra i territori, le imprese e le istituzioni dei due paesi.
Politiche per l’industria e lo sviluppo in un contesto aperto; le politiche per lo sviluppo locale; la crisi internazionale e gli interventi dei governi; Innovazione e competitività; le relazioni tra università e impresa; le nuove industrie: beni culturali, salute e riqualificazione territoriale; la valutazione delle politiche; l’industria Italiana; il confronto tra “Made in Italy” e “Made in China”. Sono questi i temi principali che vengono affrontati durante i corsi intensivi che in questa edizione 2010 si svolgono tra Ferrara, Roma, Napoli, Bologna, Venezia, Pisa e Firenze.
Il programma di questa edizione 2010 ha una durata di 30 giorni lavorativi: lezioni in aula, seminari, tavole rotonde, workshop, incontri con i rappresentanti dei governi locali e visite alle imprese. Le lezioni accademiche sono tenute da Docenti appartenenti alle università di Ferrara, Napoli, Parma, Modena e Reggio Emilia, Torino, Udine, Bologna, Firenze, Pisa, Ancona. Tra gli altri speaker di questa edizione dirigenti Ministero Affari Esteri, Regione Emilia Romagna, Regione Toscana, Provincia di Ferrara, Comune di Ferrara, Comune di Napoli, Comune di Venezia, Banca d’Italia, CENSIS, Dipartimento politiche Comunitarie, Rai-Radio Televisione Italiana, UniCredit Group, interporto/Cis di Nola, Officina Emilia, Maserati Spa.
La “China and Italy School of Policy – afferma il Prof. Di Tommaso, Direttore della School – è un progetto unico nel panorama delle iniziative tra Cina e Italia. Si tratta di un’attività ormai consolidata e ben conosciuta in Italia e in Cina. Per questa edizione sono stati selezionati 25 funzionari di governo cinese che ascolteranno gli interventi di docenti universitari, funzionari di governo e manager d’impresa che provengono da tutta Italia. I nostri corsi sembrano essere particolarmente apprezzati dalla controparte cinese che ricerca riflessioni e analisi economiche fortemente ancorate al mondo reale. Stiamo peraltro ricevendo numerose altre proposte da altri governi territoriali cinesi e da altri paesi asiatici come il Vietnam e l’Indonesia. Per il 2011 sono stati già definiti i dettagli delle prossime 2 iniziative di formazione: la prima dedicata a manager d’impresa della provincia del Guangdong, la seconda rivolta a funzionari della pubblica amministrazione della provincia dello Zheijiang”.