Continua l’impegno della Provincia di Reggio Emilia nell’opera di potenziamento della rete stradale. E’ stata infatti completata la Variante Nord di Sant’Ilario d’Enza, arteria stradale di completamento funzionale dell’Asse Val d’Enza pensato dalla Provincia, che assolve a diverse, importanti funzioni: permette un collegamento diretto e scorrevole del Casello autostradale Campegine/Terre di Canossa con la via Emilia in direzione di Parma; consente di spostare dal centro di Sant’Ilario gli intensi volumi di traffico della via Emilia (ben 30.000 mezzi al giorno) e, in prospettiva, si presenta come tratto importante di una “nuova” via Emilia, intesa come strada a due corsie che da Parma a Modena – attraverso una serie di varianti – migliori la qualità di vita nei centri abitati che si snodano lungo la storica arteria di attraversamento della nostra provincia.
La Variante, lunga 1,6 chilometri e costata 4,5 milioni di euro, è stata inaugurata questa mattina dalla presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini, dal sindaco di Sant’Ilario d’Enza Marcello Moretti, dal vicesindaco di Gattatico Roberto Sala e dall’assessore provinciale alle Infrastrutture Alfredo Gennari, alla presenza degli ex sindaci Ferri e Cantoni, della consigliere regionale Roberta Mori e di numerosi cittadini e imprenditori.
In precedenza, al Centro culturale Mavarta, gli amministratori avevano presentato – anche attraverso un filmato – questa opera di completamento funzionale dell’Asse val d’Enza pensato dalla Provincia di Reggio Emilia, che assolve a diverse, importanti funzioni: permette un collegamento diretto e scorrevole del casello autostradale Terre di Canossa-Campegine con la via Emilia in direzione di Parma; consente di spostare dal centro di Sant’Ilario gli intensi volumi di traffico della via Emilia e, in prospettiva, si presenta come tratto importante della futura via Emilia-bis, intesa come strada a 2 corsie che da Parma a Modena – attraverso una serie di varianti – migliori la qualità di vita nei centri abitati che si snodano lungo la storica arteria di attraversamento della nostra provincia.
“E’ un intervento di ampio respiro che qualifica Sant’Ilario e ci consentirà di migliorare i collegamenti tra Reggio e Parma”, ha detto il sindaco Marcello Moretti, sottolineando “come il lavoro di squadra, cittadini compresi, che ha portato a questo importante risultato debba essere preso ad esempio per altre scelte fondamentali di dimensione sovracomunale, ormai indispensabili per migliorare sempre più la qualità di vita e la competitività del nostro territorio”.
“Anche questa Variante conferma non solo la qualità delle amministrazioni reggiane, ma anche le carenze dello Stato, a partire dall’Anas con cui abbiamo un conto aperto – ha detto la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini – C’è un’Italia in cui si sperpera e in cui si alimenta une economia corrotta e c’è, come qui, un’Italia che sa amministrare, sa produrre risultati e intende rilanciarsi nonostante la crisi e la palude in cui qualcuno vuole cacciarci. E questa Italia merita un’altra classe dirigente, che non sia paralizzata dalle liti o peggio ancora si perda in vanità e leggerezze mentre il Paese arranca. Occorre saper distinguere e non arrendersi al qualunquismo dilagante che fa il gioco di chi male amministra”.
Soddisfatto anche il vicesindaco di Gattatico, Roberto Sala, “per un’opera che ha anche risparmiato territorio, essendo stata realizzata accanto alla linea ferroviaria, e che contribuirà a migliorare la qualità di vita a Gattatico e soprattutto a Taneto”.
“La Variante rappresenta una risposta importante alle esigenze di Sant’Ilario, che ogni giorno è chiamata a sopportare il passaggio di ben 30.000 mezzi – ha concluso l’assessore provinciale Alfredo Gennari – Non potremo tuttavia continuare a costruire strade in continuazione, dobbiamo anche investire per spostare dalla gomma il trasporto di merci e persone”.
La variante. La variante, passa a nord della linea ferroviaria Milano/Bologna e collega via Europa, che corre a est di Sant’Ilario d’Enza tra Taneto e la via Emilia, con la strada provinciale 39 a ovest del paese. Il tracciato è lungo 1.600 metri: è composto da un tratto centrale rettilineo di 650 metri e da due tratti curvilinei alle estremità, dove sono presenti due grandi rotatorie di immissione nelle altre infrastrutture viarie.
La sede stradale è larga dieci metri e cinquanta con due corsie di 3 metri e 75 ciascuna, fiancheggiate da due banchine transitabili di 1 metro e cinquanta.
Nel realizzare l’opera, particolare attenzione è stata rivolta alle misure di mitigazione dell’inquinamento acustico e all’inserimento ambientale. Nei tratti più vicini alle abitazioni sono state installate barriere fonoassorbenti per 130 metri. Sono stati poi realizzati 1.172 metri di dune inverdite con diversa vegetazione, un intervento che è in via di completamento con la messa a dimora delle essenze arboree.
Nella progettazione si è tenuto conto della necessità di rendere possibile l’attraversamento della strada da parte di pedoni e ciclisti, prolungando il sottopasso esistente che collega il centro di Taneto con il centro di Sant’Ilario.
L’importo complessivo dei lavori è di 4 milioni e 492.000 euro finanziati per 1 milione e 630.000 euro da Tav e Comune di Gattatico, per 2 milioni e 426.000 euro dal Comune di sant’Ilario e per 436.000 euro dalla Provincia di Reggio Emilia
Dal casello Terre di Canossa-Campegine alla Via Emilia. Con l’apertura della variante Nord di Sant’Ilario d’Enza si completa la viabilità di adduzione al casello di Terre di Canossa-Campegine.
Dal casello è ora possibile raggiungere in pochi minuti la via Emilia in direzione Parma. Seguendo la strada provinciale 39, recentemente adeguata in località Milanello, si raggiunge la grande rotonda all’ingresso di Taneto, si evita l’attraversamento del paese prendendo via Europa in direzione Sant’Ilario e qui si imbocca la nuova variante. Percorsa la variante si ritrova la strada provinciale 39 e, superato il cavalcaferrovia, si raggiunge la via Emilia verso Ponte Enza dove, dall’estate 2009, è percorribile una nuova rotatoria realizzata dalla Provincia di Reggio Emilia.
La variante Nord consente così di raggiungere un importante risultato ambientale: togliere dai centri abitati di Sant’Ilario d’Enza e di Taneto di Gattatico, il traffico pesante richiamato dal casello autostradale.
Verso una “nuova” Via Emilia. Ogni giorno ben 30.000 mezzi, tra automobili e camion, attraversano Sant’Ilario d’Enza: percorrono lentamente la via Emilia, sostano ai semafori, provocano pericolo alla circolazione urbana e creano inquinamento acustico e ambientale.
La realizzazione della variante Nord dà la possibilità di allontanare questo traffico dal centro abitato. Ora chi viaggia tra Reggio Emilia e Parma può aggirare il paese: la variante collega infatti, tramite via Europa e la strada provinciale 39, le due rotonde a ovest e a est di Sant’Ilario.
E’ un primo tratto di una “nuova” via Emilia, una strada a 2 corsie che da Parma a Modena – attraverso una serie di varianti ai centri abitati come appunto quella di Sant’Ilario d’Enza – liberi la storica arteria di attraversamento della nostra provincia, senza rappresentare un’alternativa all’autostrada per il traffico principale, in particolare quello pesante. Un’arteria fondamentale per il futuro di chi vive e lavora lungo la via Emilia, che gli enti locali reggiani – a partire dalla Provincia – stanno progettando e di cui stanno promuovendo con forza la realizzazione nei confronti del Governo, di Anas ed anche di Autostrade per l’Italia, proprio per la valenza nazionale che da sempre contraddistingue la Strada statale 9.