Home Attualita' Distributori carburante, Faib Confesercenti: “La sicurezza della categoria è a rischio”

Distributori carburante, Faib Confesercenti: “La sicurezza della categoria è a rischio”

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“Una situazione insostenibile, che senza i provvedimenti opportuni rischia di aggravarsi ogni giorno di più”. Ad un mese di distanza dall’ultimo assalto ad una stazione di servizio il Presidente provinciale di FAIB-Confesercenti Franco Giberti commenta l’ennesimo episodio criminale consumato questa volta, ai danni dell’attività di cui insieme ad altri è titolare. “La presenza di denaro contante espone gli impianti di carburante così come i benzinai sempre di più alla mercé di malviventi che senza scrupolo alcuno non si fermano nemmeno davanti di video sorveglianza. Si pone quindi la necessità di integrare i sistemi di difesa passiva con un maggiore presidio del territorio sia diurno che notturno.”

Un assalto in piena regola quello accaduto nella notte tra domenica e lunedì al distributore ‘Ies’ di via Leonardo da Vinci. Dopo aver messo fuori uso l’impianto di video-prevenzione i malviventi hanno razziato l’incasso della cassa automatica. Dettagli preoccupanti, che denotano un’impressionante escalation nel livello di complessità dei furti a danno dei distributori ormai soggetti non solo ad episodi di microcriminalità, ma a più inquietanti e macchinose operazioni. “L’episodio va purtroppo oltre il tipo di furti cui siamo tristemente abituati. Ci troviamo di fronte ad un livello di delinquenza elevato che continua a colpire in modo sistematico una categoria indifesa – sottolinea Giberti, volendo anche ricordare la battaglia per la sicurezza portata avanti da tempo da FAIB-Confesercenti – La sorveglianza da parte delle Forze dell’Ordine soprattutto nelle ore notturne durante le quali gli impianti sono chiusi è il modo più efficace per scongiurare il ripetersi di questi episodi, divenuti ormai troppo frequenti. In questo caso i ladri sono stati facilitati anche dalla posizione defilata del distributore; ma non si deve ignorare il fatto che hanno avuto tutto il tempo di mettere fuori uso i sistemi di video-sorveglianza e di allarme agendo per lungo tempo indisturbati”.

“Questo dimostra – conclude Giberti – che la criminalità è in grado di elaborare sofisticate contromisure per annullare le precauzioni prese dai gestori. Motivo che rende necessario un maggior presidio del territorio da parte delle Forze dell’Ordine; ma anche l’impiego di soluzioni in grado di contrastare l’azione dei malviventi: come incentivare l’utilizzo della moneta elettronica. Una minor presenza di denaro contante tutelerebbe sicuramente di più e meglio gli operatori e il loro lavoro”.