Home Reggio Emilia Razzoli ai giovani reggiani: “Studiate e impegnatevi”

Razzoli ai giovani reggiani: “Studiate e impegnatevi”

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Una mattinata davvero speciale per gli studenti di molte scuole superiori reggiane che oggi, grazie alla Provincia di Reggio Emilia, hanno avuto modo di incontrare e intervistare il campione olimpionico di Vancouver, nonché loro concittadino, Giuliano Razzoli. Oltre 300 i ragazzi che – con grande attenzione e grande entusiasmo – hanno assistito all’incontro tra il “Razzo”, la presidente della Provincia Sonia Masini e il giornalista Leo Turrini, ormai uno di famiglia, a casa Razzoli, da quando a Felina – proprio alla vigilia della Olimpiadi – Giuliano gli consegnò il famoso bigliettino in cui preannunciava la sua incredibile vittoria.

“La meglio gioventù”, il titolo della mattinata, e migliore di quella rappresentata da Giuliano Razzoli davvero non può esserci. Ancora una volta il campione di Villa Minozzo si è infatti dimostrato un ragazzo…d’oro, incitando gli studenti a “non mollare mai, a impegnarsi con costanza e sacrificio a scuola come nella vita, perché le medaglie non te le regala nessuno: le devi conquistare tu con impegno, passione e fatica”. “Giuliano è un ragazzo davvero splendido, che crede ancora in valori importanti, e per questo merita di essere portato ad esempio ai nostri giovani”, ha detto la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini, spiegando il senso della giornata. “La Provincia è legata a Giuliano da prima che iniziasse a vincere in Coppa del Mondo, proprio perché ci ha colpito per le sue qualità umane, prima ancora che sportive – ha aggiunto – E soprattutto per la grande serietà, abbinata a serenità e semplicità, che ha sempre dimostrato nella sua Villa Minozzo come sulle piste di tutto il mondo. E’ la migliore dimostrazione per i nostri giovani, proprio perché è uno di loro, di come con la fatica e l’impegno si possano raggiungere risultati straordinari. So che, specie di questi tempi, parlare ai giovani di facili successi è più semplice ed anche politicamente più redditizio, ma credo che tradirei il mio ruolo di presidente di una comunità provinciale se illudessi i nostri ragazzi e non li spronassi invece, come faccio ogni volta che posso, a impegnarsi, faticare e studiare, fin dai banchi di scuola”.

Lo stesso Razzoli, nel corso dell’intervista magistralmente condotta da Leo Turrini, ha insistito più volte su questi temi: “Il talento aiuta, certo, ma non basta: servono allenamenti duri e costanza, nonché buoni maestri, come mio padre…”, ha detto. In quanto allo studio “avrei anche potuto smettere di studiare, perché già avevo intuito che il mio lavoro sarebbe stato questo, ma ho voluto ugualmente continuare perché il sapere è comunque importante”, ha aggiunto il Razzo.

Nel corso della mattinata è intervenuto anche il vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Pierluigi Saccardi, che – a nome dell’Apt regionale e dell’Unione di prodotto Appennino e Verde – ha ricordato l’importante contributo che Razzoli sta assicurando nel promuovere il fascino e la bellezze del nostro Appennino. Il campione olimpionico è stato infine premiato da Angelo Zanetti, presidente di Orgoglio reggiano il comitato costituito nel 2002 dai tifosi di Reggiana, Pallacanestro Reggiana e Volley Reggio, oggi trasformatosi in una onlus impegnata in importanti attività benefiche, anche attraverso la vendita all’asta su eBay di memorabilia sportive grazie alle donazioni di tanti, generosi campioni tra cui lo stesso Razzoli.

Alla giornata promossa dalla Provincia di Reggio Emilia hanno aderito studenti e insegnanti di liceo Ariosto-Spallanzani, Iti Nobili, Lombardini, Secchi, Pascal, Galvani, Motti, Chierici, Zanelli, D’Arzo di Montecchio e Gobetti di Scandiano.