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Incidente mortale all’interno dell’inceneritore di Granarolo dell’Emilia: cordoglio e commenti

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Appresa la notizia del drammatico incidente sul lavoro avvenuto questa mattina all’interno dell’inceneritore di Granarolo dell’Emilia di cui è rimasto vittima Marco Tarabusi, l‘assessore provinciale al Lavoro Giuseppe De Biasi ha espresso il proprio cordoglio ai familiari della vittima.

«Un’altra morte che forse poteva essere evitata» ha dichiarato l’assessore, che ha sottolineato come «a prescindere dagli esiti delle indagini sulle dinamiche dell’incidente, ancora in corso di svolgimento, risulta evidente la necessità di una prevenzione sempre più efficace e di un’attenzione costante all’organizzazione del lavoro, così come l’esigenza di una reazione congiunta per far sì che tali eventi non si ripetano». De Biasi ha poi evidenziato che «le istituzioni hanno il comune obiettivo di fermare questa strage, di non accettarla come un prezzo inevitabile». «In particolare – ha proseguito – l’impegno della Provincia è finalizzato a considerare il lavoro non sicuro come una vera e propria minaccia alla convivenza civile contro cui occorre reagire tempestivamente mediante il sostegno di progetti per la promozione di una cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, realizzati con l’integrazione dei diversi soggetti istituzionali coinvolti nel sistema della prevenzione». L’assessore ha concluso ricordando che «a partire dagli ultimi cinque anni, nel territorio provinciale si è registrata una progressiva riduzione del fenomeno infortunistico con un calo complessivo del 22,6%, e un notevole picco di miglioramento ascrivibile proprio all’anno scorso (- 17,3%). Tuttavia, i drammatici eventi delle ultime settimane, fino a questo odierno, ci richiamano l’importanza di mantenere sempre alto il livello di attenzione, mirando ad un continuo miglioramento degli strumenti di lotta necessari a prevenire gli incidenti sul lavoro».

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Nel pomeriggio di ieri 1 dicembre 2010 Diop Gougnao, un lavoratore senegalese di 38 anni, è stato vittima di un incidente mortale presso un magazzino di un terminal portuale a Ravenna, mentre svolgeva il proprio lavoro come dipendente di una ditta in appalto, la A.P Adriatica Servizi. Cgil-Cisl-Uil della Provincia di Ravenna hanno espresso cordoglio e solidarietà alla famiglia del lavoratore deceduto e hanno proclamato due ore di blocco delle attività in tutte le aziende operanti nell’alveo portuale per domani, 3 dicembre, dalle ore 11,00 alle ore 13,00. Ma anche questa mattina a Bologna è morto un altro lavoratore, 40 anni, schiacciato da una griglia mentre stava intervenendo sulla macchina che trasporta i rifiuti all’inceneritore del Frullo. Secondo la ricostruzione fornita dai carabinieri, stava eseguendo un intervento di manutenzione alla macchina che gestisce l’avanzamento dei rifiuti verso il forno. L’avvicendarsi nel giro di poche ore di due incidenti mortali nel territorio regionale desta gravi preoccupazioni sulla qualità della gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro in questa fase di crisi. La Cgil Emilia Romagna chiede alle autorità competenti che sia fatta piena luce sulle dinamiche e sulle responsabilità di questi tragici incidenti, per individuare i determinanti che li hanno causati. La Cgil Emilia Romagna chiede alla Regione e agli Enti preposti alla vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro di intensificare le attività ispettive nei luoghi di lavoro. La Cgil Emilia Romagna s’impegna e impegna le proprie strutture, i delegati sindacali, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, a sviluppare tutte le iniziative necessarie a rafforzare la qualità della gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

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“Ancora una volta siamo costretti a richiamare l’attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro a causa di un incidente in cui ha perso la vita un operaio”. E’ il commento del segretario regionale dell’Ugl Emilia Romagna, Tullia Bevilacqua, al grave episodio avvenuto oggi al termovalorizzatore di Frullo di Quarto Inferiore, in provincia di Bologna, esprimendo “profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia della vittima”. “Ci aspettiamo che siano accertate tutte le responsabilità del caso e chiediamo un impegno maggiore da parte di tutti i soggetti interessati – evidenzia -, innanzitutto sul fronte della prevenzione, dedicando più risorse ad un’adeguata formazione dei lavoratori, intensificando le ispezioni sul territorio, sanzionando concretamente le irregolarità accertate nell’applicazione della normativa vigente”.