Torna il Presepio dei Commercianti a Palazzo Segni Masetti e ad inaugurarlo alla presenza di S.E. Mons. Ernesto Vecchi, saranno Enrico Postacchini Presidente di Ascom Confcommercio Bologna e Giancarlo Tonelli Direttore Generale Ascom Confcommercio Bologna.Sotto le volte del soffitto del Salone dei Carracci della sede di Ascom Confcommercio Bologna, dipinte nel Settecento dal Bigari e dall’Alberoni, si sono ritrovati lo scorso anno più di 30000 visitatori, grandi e piccini che hanno ammirato l’espressione più intensa della devozione popolare legata al Natale rivissuta in un altrettanto singolare “Presepio dei Commercianti”, realizzato per Ascom Confcommercio Bologna, con il contributo della Camera di Commercio di Bologna, Lineapelle e Banca Popolare dell’Emilia-Romagna.
Un Presepio composto da quasi 350 statue e gruppi scultorei accompagnati dalla raffigurazione di monumenti simbolo di Bologna, che fanno da cornice alla Natività, concessa, come lo scorso anno, dalla Curia nella persona di Monsignor Cavina, dopo l’esposizione in San Petronio per il Congresso Eucaristico e per due anni consecutivi nella Cattedrale di San Pietro.
Ad incastonare la Sacra Famiglia ci saranno come di consueto le immagini degli stessi commercianti e delle attività commerciali dei nostri giorni, riunite assieme ad una serie di rilievi in terracotta delle attività commerciali della Bologna seicentesca, ricavate dalla rivisitazione plastica delle incisioni eseguite nel 1644 da Giovanni Maria Tamburini su disegno di Francesco Curti detto “il Dentone” ed al gruppo di 30 statue ritraenti la processione dei caratteristici Addobbi bolognesi.
Con la raffigurazione della tradizione delle Decennali Eucaristiche, i numerosi visitatori hanno potuto avere un’ampia panoramica delle rievocazioni storiche e della devozione popolare che, nell’ambito dello stesso presepio, ha come suoi apprezzati punti di riferimento la Processione della B.V. di S. Luca e il Corteo delle Arti, che si affiancano alla sfilza delle statuette ricavate dalle stampe di Giuseppe M. Mitelli, Annibale Carracci e G. Maria Tamburini.