Modena è sempre stata una città di provincia con grandi qualità, e eccellenze indiscusse. Un luogo dove si poteva condurre una vita tranquilla, senza l’assillo della delinquenza, e nello stesso tempo godere del benessere dato dalla voglia di fare del suo popolo. Una voglia di cui spesso la sinistra si è attribuita il merito, ma che al contrario è dei modenesi, di qualunque credo politico essi siano.
Oggi però che questo sistema di benessere e qualità della vita è caduto, e stenta a risalire, ecco che i demeriti sono tutti di altri. La sinistra che ha sempre attribuito a se stessa il benessere locale, oggi scappa dalle colpe. Temo che nel modo in cui stanno andando le cose, per Modena, ci sia molto dei tempi in cui viviamo: l’immigrazione c’è ed è un dato di fatto, come la crisi del resto. Ma è inutile nascondere che se anche in un momento in cui il lavoro c’è molto meno, il flusso migratorio a Modena continua ad aumentare, probabilmente è perché gli stranieri sanno di trovare a Modena un terreno fertile dove in qualche modo vivere. E di questo la politica locale dovrebbe prendere atto.
Se qualche tempo fa Pighi diceva di non voler fare lo sceriffo, oggi chiede al Ministro Maroni più poteri in termini di gestione della sicurezza urbana. Significherà forse che davvero esiste un problema sicurezza, certificato dalle classifiche uscite in questi giorni, ma anche dai cittadini che si lamentano?
Le repliche del PD, quindi, che imputano al Governo Berlusconi i problemi di Modena, temo siano vittime di una certa amnesia tipica della sinistra: quella che copre i 65 anni trascorsi, nei quali i meriti sono sempre stati locali, i demeriti di altri. Troppo facile, cari miei.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)