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Sicet-Cisl Modena: legge stabilità non protegge gli inquilini

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«L’assessore provinciale Pagani ha ragione: il governo non ci aiuta a fronteggiare l’emergenza casa. La legge di stabilità approvata dal Senato la settimana scorsa ha ulteriormente ridotto il fondo di sostegno agli inquilini a rischio morosità». Lo afferma Eugenia Cella, segretaria provinciale del sindacato inquilini Sicet-Cisl di Modena, commentando le dichiarazioni rilasciate ieri dall’assessore provinciale alle Infrastrutture. Citando una statistica del Ministero dell’Interno, Cella rivela che, con uno sfratto ogni 192 famiglie, Modena è la quarta provincia italiana nel rapporto tra i provvedimenti di sfratto emessi e il numero di nuclei familiari. Stanno peggio di Modena solo Firenze (uno sfratto ogni 148 famiglie), Novara e Roma (rispettivamente 1/190 e 1/191), mentre in Italia la media è uno sfratto ogni 401 famiglie.

«La situazione è drammatica, eppure il governo ha drasticamente tagliato i finanziamenti alle politiche abitative – denuncia la segretaria degli inquilini Cisl – Nella legge di stabilità non è presente nessuna risorsa per costruire nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica. Il provvedimento, inoltre, riduce per l’anno prossimo del 77 per cento il fondo di sostegno per gli inquilini a rischio morosità. Questo fondo sarà poi praticamente cancellato nel 2014, quando la dotazione sarà di soli 14 milioni di euro. Una miseria, se si considera che solo l’Emilia-Romagna ha avuto quest’anno risorse per quasi 12 milioni di euro».

Intanto continua a crescere anche a Modena il numero di famiglie in disagio abitativo che, non riuscendo a sostenere i canoni di mercato, richiedono un immobile in affitto ai Comuni. Per il Sicet le misure del governo andranno a colpire quel 20 per cento di famiglie che vivono in affitto, quelle con i redditi più bassi, privandole dell’unico ammortizzatore sociale presente nel settore.

«In questa situazione di forte disimpegno pubblico delle politiche abitative ci preoccupa molto il quadro negativo del settore – aggiunge la sindacalista Cisl – Il piano casa, quello che interessa l’offerta del cosiddetto segmento del social housing, gli alloggi in proprietà e in affitto, costruiti dai fondi immobiliari utilizzando gratuitamente le aree agricole messe a disposizione dai Comuni, non servirà alla domanda abitativa debole. Infatti – conclude la segretaria del Sicet-Cisl di Modena – si produrranno alloggi a prezzi quasi di mercato, inaccessibili per la maggioranza delle famiglie in difficoltà».