Pure sul tartufo si penalizza il nostro territorio. Nella Commissione regionale Territorio, Ambiente e Trasporti, in data odierna, è stato illustrato il progetto di legge “Disciplina della raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi nel territorio regionale, in attuazione della legge 16 dicembre 1985, n. 752”. Neanche a dirlo, nella relazione, nel preambolo della legge, si cita la vocazione tartufigena di Sant’Agata Feltria, nel riminese, e la relativa fiera del tartufo, dimenticandosi, ovviamente, degli importanti eventi sul genere che si svolgono annualmente in molti comuni della regione. In particolare, penso alle feste di Viano e Toano, nel reggiano.
A Viano la festa del tartufo è arrivata alla ventesima edizione e Toano ha già inaugurato la ventitreesima manifestazione. Due appuntamenti ventennali che meriterebbero, quantomeno, di essere citati, al pari della fiera di Sant’Agata, nella relazione della legge regionale.
In Commissione, ho quindi rilevato la palese dimenticanza, chiedendo al Presidente della stessa di modificare il documento.
La questione non è di natura politica ma semplicemente si chiede di rendere giustizia a tutti i comuni della regione che da anni organizzano eventi sul tartufo.
I casi di Toano e Viano, non sono isolati, anche da Bologna e da altre province è stato rilevato l’errore della Giunta di sinistra.
E’, inoltre, stata prevista la convocazione di un’udienza conoscitiva, come richiesto dal Pdl e dalle associazioni, sono state rilevate diverse perplessità sull’impianto della legge.
(Fabio Filippi)